Charlie fa surf
“Vorrei morire a quest’età
Vorrei star fermo mentre il mondo và
Ho quindici anni
Programmo la mia drum-machine
E suono la chitarra elettrica
Vi spacco il culo
È questione di equilibrio
Non è mica facile
Charlie fa surf
Quanta roba si fa
MDMA
Ma ha le mani inchiodate
Se Charlie fa skate non abbiate pietà
Crocifiggetelo
Sfiguratelo in volto con la mazza da golf
Alleluja, alleluja”
Inizia così la canzone dei Baustelle intitolata Charlie fa surf, pubblicato nel 2008.
Un canto rock and roll che mette in evidenza la realtà adolescenziale, che cerca di fuggire dall’omologazione di massa, ma senza ottenere i risultati sperati. Brano che mostra il lato scontato dell’adolescenza, quello che possiamo vedere solo una volta usciti da essa. Quante volte, a quindici anni, vi siete sentiti diversi, avete sentito la necessità di ribellarvi, di uscire fuori dagli schemi? Di provare nuove emozioni, di sentirvi grandi pur essendo solo un piccolo granello in una società troppo più grande di voi? Quante volte avete fatto cose solo per sentirvi ammirati, invidiati? Ma la vera domande è una sola: Quante volte ci siete davvero riusciti a non risultare un tipico cliché?
Fiamma Olivieri
Vedi anche: Baby: il racconto della Roma “bene” fuori dall’acquario