Jack il Melo Drammatico
Ricorreva l’anno 2014, quando i Pinguini Tattici Nucleari pubblicarono, a mio parere, uno dei loro album più belli: Il re è nudo.
All’interno vi troviamo il brano Jack il Melo Drammatico, in cui il Melo stesso narra della propria sfortunata storia d’amore.
Jack il Melo racconta, attraverso i versi di un’allegra canzone, la sua triste e solitaria vita.
Ma la felicità che tanto desiderava conoscere, un giorno finalmente, gli si presenta sotto forma di bella e suadente pianticella.
Immobile, ferma senza far niente, si ergeva dall’altra parte dell’orto.
Da subito divenne per Jack l’unica ragione di vita e se ne innamorò perdutamente.
Però questa storia d’amore non termina con un vissero felici e contenti.
E nemmeno con un ultimo bacio di addio.
Infatti sono solo due alberi, in che modo avrebbero potuto toccarsi, coccolarsi, baciarsi e avvinghiarsi?
Ma soprattutto, come pretendere che il proprio amore possa essere corrisposto da una pianta ornamentale e fatta di plastica?
Dopo averle dedicato l’intera sua eistenza, Jack il Melo prende coscienza dell’amara realtà: la sua innamorata non era altro che un pezzo di plastica, senza vita e sentimenti.
D’altronde Jack è un Melo Drammatico, incapace di imporre la propria volontà alle emozioni che lo controllano e lo spingono ad agire.
Infatti, seppur la bella pianticella sia fatta di plastica, Jack sente di amarla.
La sua mente non è capace di imporsi al cuore così come non è capace di controllare i propri movimenti.
Come quando cercò di incidere i loro nomi racchiusi da un cuore sopra il suo tronco. Ma i suoi rami erano mossi dal vento e non dalla sua volontà.
È questa strofa a racchiudere l’intero dramma di un amore ingannevole, ma che continua a muovere i fili dell’anima contro ogni razionalità.
Enza Galiano
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