Matrimonio in Cina: per soldi o amore?
La curiosità è come una fame che non sembra mai saziarsi, sempre alimentata dalla voglia di avere di più, di sapere di più: è così che aumenta ogni giorno che passa l’interesse verso popolazioni e tradizioni che non ci appartengono.
In questo articolo parleremo della Cina e delle sue simpatiche usanze durante il matrimonio (婚姻 Hūnyīn): così diverso, colorato e pieni di ornamenti che non sembra essere la stessa cerimonia di noi occidentali.
Oggi i matrimoni sono simbolo d’unione e amore, ma non sempre è stato così!
Nella Cina antica infatti il matrimonio non era il trionfo dell’amore, bensì del lusso e della ricchezza nello status sociale: questo era motivo di vanto e ostentazione, concetto molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi.
Anticamente, prima della nascita della Repubblica Popolare Cinese, la donna non aveva molti diritti e non poteva neanche scegliere l’uomo con cui si sarebbe unita in matrimonio. Infatti per tale evento non venivano considerate le volontà dei futuri sposi, bensì quelle delle loro famiglie, in particolare quelle della famiglia dello sposo. Quest’ultima, una volta individuata una ragazza che potesse rispettare le loro esigenze e del figlio, mandava alla famiglia della ragazza del denaro e dei doni, in modo tale che capissero le intenzioni di far unire i due in matrimonio.
Se i genitori della sposa erano d’accordo, allora si passava al passo successivo: consultare un’indovina per sapere se questa unione poteva essere celebrata.
L’indovina avrebbe consultato il nome completo e la data di nascita della donzella per capire la compatibilità con il futuro marito, se tutto andava bene allora si procedeva alla programmazione della cerimonia.
I due ragazzi, arrivati al giorno prima delle nozze, potevano finalmente incontrarsi e conoscersi. Una volta terminata la cerimonia, la sposa doveva inviare dei soldi e dei regali alla famiglia dello sposo, in modo da fargli capire che era in possesso di molti beni, di uno status sociale elevato e, ovviamente, per ringraziare i suoceri.
Al giorno d’oggi la maggior parte dei matrimoni non ha regole così ferree, non viene stabilito dalle famiglie e non ci sono passi da seguire per comprendere la compatibilità della coppia.
Finalmente questa celebrazione rappresenta il vero amore e la scelta reciproca, e non ci si sposa per convenienza!
La particolarità sta nel fatto che sono molto diversi e sicuramente più divertenti di quelli di ieri.
La nuova tradizione inizia nel momento in cui lo sposo va con i suoi amici a casa della sposa prima della celebrazione, per portarla al luogo in cui si celebrerà: ma prima che ciò accada le amiche della sposa preparano per loro un vero e proprio percorso ad ostacoli.
Lo sposo ed i suoi amici devono cercare di superare ostacoli di ogni tipo, come ad esempio trovare le chiavi nascoste delle stanze, superare improvvisati fortini fatti di mobili e cuscini o superare addirittura “scudi umani” che proteggono la ragazza, insomma, vere e proprie sfide divertenti per arrivare al premio finale: la sposa!
A volte però, si tende ad evitare questo “gioco” in quanto alcuni tendono ad esagerare e ci si può far male.
Una volta raggiunta la sposa, potrà essere caricata su una portantina e portata in spalla dallo sposo e dai suoi amici fino al luogo cerimonia: tradizione vuole che la donna stia in silenzio per tutto il tragitto.
In questa giornata speciale di solito la donna si cambia d’abito tre volte: la mattina, al momento della cerimonia e al momento dei festeggiamenti.
La mattina, la sposa indossa il vestito tradizionale cinese: il qípáo (旗袍) rosso.
Nel momento dei festeggiamenti, nel tardo pomeriggio, indossa un altro abito elegante rosso, mentre durante la cerimonia indossa il nostro abito tradizionale bianco, ma non sempre è stato così: la così detta “corrente occidentale” ha fatto in modo che il nostro abito bianco abbia influenzato positivamente le spose orientali, in quanto per noi occidentali il bianco è simbolo di pace e di purezza, mentre per i cinesi indica la morte. Questo pensiero è dettato dal colore chiaro del corpo morto, diventato pallido una volta perse tutte le sue funzioni vitali (per saperne di più leggi anche Come parlano i colori in Cina: tra tradizione e simbologia).
Il colore rosso è sempre quello dominante: mentre noi tendiamo a decorare chiesa e ristorante di bianco, al contrario loro preferiscono decorare tutto di rosso, un colore considerato da loro simbolo di buon auspicio, di fertilità e associato alla gioia delle feste della cultura cinese.
Un’altra particolarità sono le “buste rosse”, usate come partecipazioni e successivamente restituite dagli invitati contenenti del denaro, il regalo più gradito in assoluto in Cina. Tutto ciò, dalle buste, ai vestiti, fino al luogo dei festeggiamenti, è adornato con dettagli dorati e con simboli indicanti il drago e la fenice, raffiguranti rispettivamente l’uomo e la donna.
L’azione più importante durante la cerimonia è il rito del tè, seguito dagli inchini degli sposi per ringraziare tutto ciò che ha permesso il matrimonio: i genitori, la terra e il cielo. Segue poi il banchetto molto vario ed articolato di piatti tipici cinesi, e così terminano i festeggiamenti. Gli sposini sono finalmente marito e moglie a tutti gli effetti, liberi di amarsi l’un l’altro e sposati senza i vincoli sociali che ieri incatenavano, e che oggi ricordiamo in onore della libertà e della bellezza dell’amore.
Teresa Labriola
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