Rifilastrocche in cielo e in terra: se fai il bravo te ne suono una!
Come ripescare Gianni Rodari e riportarlo nel 2020?
Sarebbero necessari… quanti Rodari per far sì che via via tutta la scuola diventasse diversa da com’era una volta e da com’è adesso?
Nel 1960 Rodari pubblica Filastrocche in cielo e in terra introducendo finalmente nella letteratura giovanile temi dimenticati dai molti, quali la giustizia sociale, la pace e l’amicizia tra popoli. Porta il bambino e il ragazzo a leggere le cose del mondo in mille modi diversi, senza approcci retorici o stucchevoli.
Più volte Rodari ha ribadito di odiare la letteratura “commovente”, quella fatta di semplici trucchi per spremere lacrime. Per lo scrittore di Omegna «l’efficacia educativa non è nelle lacrime, quanto nelle emozioni e commozioni che possono nascere dall’incontro con certi aspetti della realtà: con l’operaio che sciopera, per esempio, piuttosto che con il mendicante che tende la mano; con problemi che sollecitano una riflessione lunga e magari faticosa, invece che con scenette da “buona azione” quotidiana» dichiara a Il giornale dei genitori nel 1996.
Dodici anni dopo, quelle stesse filastrocche vengono musicate da Virgilio Savona e Lucia Mannucci, e poi riprese oggi, in un anno difficile per tutti.
Francesco Locane, copywriter, conduttore e giornalista musicale, inizia una vera e propria chiamata alle arti per reinterpretare le versioni musicali del 1972, affidandosi a band e solisti della scena contemporanea italiana come Dente, Alessandro Grazian, I Camillas, Colombre & Maria Antonietta, Cristallo, Laura Loriga e tanti altri.
Lo sviluppo del progetto ha avuto qualche intoppo, a causa dell’improvvisa morte di Mirko dei Camillas – a cui dedicherei un forte applauso virtuale – e dell’inaspettata emergenza sanitaria.
Ma alla fine Francesco c’è riuscito e tutto è andato alla grande:
«Sin dall’inizio volevo che il disco fosse legato a un progetto di beneficenza e che uscisse nella primavera del 2020 per poi promuoverlo durante l’anno rodariano (avrebbe compiuto cento anni): la pandemia ha distrutto ogni piano, oltre ad averci portato via Mirko Bertuccioli, coinvolto nel progetto con i suoi Camillas.
Tuttavia nessuno dei musicisti e delle musiciste ha mai pensato di lasciar perdere, anzi: alcuni mi hanno confidato che lavorare alla canzone è stato d’aiuto in un momento così difficile. C’è stato chi ha fatto tutto a casa come prevedeva, altri hanno dovuto ripiegare su strumentazioni casalinghe dato il lockdown, altri ancora hanno aspettato di poter raggiungere i loro studi, ma alla fine le tracce mi sono arrivate una dopo l’altra.
Ogni volta è stato sorprendente vedere come alcuni musicisti riuscissero a essere personali pur rimanendo legati agli arrangiamenti originali e come altri, viceversa, creassero una canzone apparentemente nuova, ma che pulsava del genio e della bravura di Lucia e Virgilio. L’unica cosa che accomunava quei primi ascolti era l’emozione sincera che provavo» così parla Locane, che valorizza la poetica di Rodari lanciando finalmente in vendita streaming il disco su Bandcamp il 18 settembre e devolvendo i ricavati all’impresa sociale Con i bambini, istituita per contrastare la povertà educativa minorile in Italia.
Rifilastrocche in cielo e in terra diventa occasione di riscoperta, curiosità e lotta per un ritorno al mondo dell’infanzia, più ingenuo e puro.
Perché è importante parlare di Gianni Rodari oggi?
Perché Gianni Rodari è stato probabilmente il primo scrittore e poeta, di altissima qualità, ad aver avuto il coraggio di dedicarsi esclusivamente all’infanzia, affrontando quello che da sempre colpisce la produzione letteraria destinata ai bambini: il pregiudizio di una letteratura di serie B.
Rodari si è fatto strada nel mondo della letteratura con grande fatica: le case editrici e i circoli letterali erano poco interessati alle sue strambe invenzioni. Aveva successo sì, ma si sentiva come un intruso, un popolare che fa giochi con le rime, è andato avanti buttando giù bocconi immasticabili, con la consapevolezza di esser riuscito ad arrivare al cuore dei suoi preferiti: bambini, ragazzi e maestri tutti.
Forse Rodari dovrebbe essere qui oggi per vedere quanto si parli ancora del suo “l’ago di Garda” e di Alice che ogni sera aspetta il papà per una favola al telefono, dei suoi libri ancora in bella vista tra gli scaffali.
Forse potrebbe ricredersi e tornare a scrivere una rima, magari tra “l’ago Maggiore” e “l’ago Minore”.
Rifilastrocche in cielo e in terra è disponibile qui
È stato pubblicato anche un videoclip con Dente e la sua versione di Filastrocca impertinente:
Serena Palmese
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