Se ottobre è vestito di rosa, dateci il suo nastro e saremo intoccabili!
Tra i tumori più frequenti nelle donne, il tumore al seno vanta un triste primo posto in classifica.
In Italia 1 donna su 8 si ammala di tumore al seno e non tutte, una volta scoperto, sanno cosa fare e a chi sia meglio rivolgersi.
I numeri crescono ogni anno di più, ma grazie alla ricerca e alla prevenzione, questo informe mostro fa meno paura rispetto a dieci anni fa.
Ma non dobbiamo mai abbassare al guardia.
Tumore. La sola parola fa paura, frena e agita.
Sono ancora tante le donne che arrivano a fare una prima visita in tarda età o addirittura con tumori già in fase avanzata. Troppe donne che ancora si chiudono e che non vanno a fare gli esami per timore.
Stando a un sondaggio dell’Osservatorio Prevenzione & Salute di Nomisma, messo in atto per UniSalute, l’87% delle donne tra i 30 e i 65 anni si è sottoposta negli ultimi 2-3 anni ad almeno un esame per la prevenzione oncologica, come ecografia, mammografia e Pap test.
Ma l’indagine purtroppo rivela anche altro: i motivi per cui il 13% di queste donne non ha invece mai fatto nessuno esame. Tra i motivi più comuni c’è la paura dei risultati degli esami (34%) e la pigrizia (31%), seguono l’imbarazzo (24%), la convinzione di non averne bisogno (21%) e la mancanza di tempo (15%).
Perché non riusciamo a capire che una corretta informazione comporta per la donna con diagnosi di tumore al seno il 18% in più di sopravvivenza alla malattia?
Grazie agli screening per la diagnosi precoce, le donne che superano questa malattia sono sempre più numerose tant’è che il mese di ottobre si è ormai dipinto di rosa da anni e grazie anche alla Campagna Nastro Rosa promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), per tutto il mese in corso in Italia sarà possibile sottoporsi, su appuntamento, a visite gratuite presso le associazioni provinciali LILT e i circa 400 ambulatori attivi sul territorio nazionale.
Ottobre è il mese della prevenzione per il tumore al seno, un appuntamento ormai imperdibile per ricordare a tutte noi l’importanza di darsi un’importanza! Una visita annuale dal tuo ginecologo dovrebbe essere d’obbligo, qualunque sia la tua età. Senza se e senza ma.
Potresti salvarti da un mostro, potresti vincere una battaglia.
I ricercatori, ogni anno, s’impegnano a studiare i meccanismi molecolari che portano allo sviluppo del tumore, a cercare di sviluppare nuovi strumenti di screening, valutare l’efficacia di nuovi farmaci per offrire alle donne terapie sempre più mirate.
Grazie ai numerosi finanziamenti alla ricerca, è stato possibile migliorare la qualità dei trattamenti. Per esempio l’AIRC, sempre in fila per la ricerca sul Cancro, ha destinato alla lotta contro il tumore al seno oltre 50 milioni di euro negli ultimi 5 anni.
Ma c’è ancora molta strada da fare, questo si sa.
Potremmo accorciarla o renderla meno tortuosa.
Provare a stringere i denti e lottare con tutte le forze.
E poi c’è sempre la via dell’autopalpazione.
Forza donne, non siate timide.
Questo è sicuramente un esame che ogni donna può effettuare all’interno delle quattro mura di casa. L’osservazione permette di individuare mutazioni nella forma del seno o del capezzolo e la palpazione può far scoprire la presenza di piccoli noduli che prima non c’erano.
Questo “esame” potrebbe essere un campanello d’allarme che dovrebbe spingere a consultare un medico. La struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali mensili e si potrebbero di conseguenza creare confusioni o inutili allarmismi.
In questo caso lo specchio non deve fare paura, anzi deve diventare prezioso alleato e amico di fiducia, confidente di segreti e bravo motivatore.
Se tutte insieme decidessimo di indossare il Nastro Rosa, vi assicuro che potremmo essere immuni da tutto.
Qui un video intelligente che saprà guidarvi all’esame dell’autopalpazione:
Serena Palmese
Vedi anche: Papillomavirus e tumore della cervice uterina