Alexandria Ocasio-Cortez: il nuovo volto della democrazia è grassroots
La conosciamo grazie ai suoi memorabili discorsi al Congresso degli Stati Uniti.
La più giovane congresswoman nella storia degli USA, eletta a soli 29 anni nel 2018.
Alexandria Ocasio-Cortez, o AOC, rappresenta il nuovo volto della politica americana, quello dei partiti grassroots, del progressismo e della consapevolezza dei problemi reali dell’America.
Innanzitutto, parliamo del movimento grassroots, che viene tradotto in italiano con “dal basso”, spesso anche con “popolare”. Insomma, rappresenta l’idea di una/un parlamentare, un leader che proviene dal popolo e dal popolo viene accettato per questo.
Non più grandi nomi che ottengono l’appoggio di lobby e sono già noti al pubblico per il loro passato come businessman, Alexandria Ocasio-Cortez vuole emanciparsi da questo metodo stantio di fare politica, di fare propaganda.
Una ragazza che lavorava in un bar a New York, che nasce nel Bronx, che è radicata nella realtà, che vive con il popolo perché è lei il popolo. E non ha paura di rappresentarlo, non ha paura di farsi avanti e candidarsi al Congresso.
Il risultato lo conosciamo già: due vittorie consecutive, di cui la seconda ottenuta pochi giorni fa.
Con i suoi speeches coinvolgenti, AOC mostra al Congresso i veri problemi americani, le esigenze dell’intera popolazione, e non ha paura di opporsi a grandi politici per farlo.
Alcuni di questi problemi sono proprio la crisi climatica e la disparità economica, e Alexandria li mette insieme nel suo pacchetto di proposte legislative, il Green New Deal. È ovvio il riferimento al New Deal promosso da Roosevelt in seguito alla grande depressione per risollevare l’economia del paese.
Ma ora, AOC e il senatore Edward Markey, presentano un documento nuovo e innovativo, che si pone come obbiettivo quello di far diventare gli Stati Uniti un paese completamente a zero emissioni entro il 2050. Come? Tassando gli impatti e promuovendo mezzi di trasporto più green, come le auto elettriche. In questo modo anche i lavori nel settore pubblico aumenteranno.
Un progetto ambizioso, ma in fin dei conti quale sarebbe l’alternativa? Continuare a sfruttare combustibili inquinanti, a chiudere gli occhi di fronte al cambiamento climatico, ignorando le conseguenze di un’economia deleteria non solo per gli Stati Uniti, ma per la Terra stessa.
La politica di Alexandria Ocasio-Cortez è esattamente ciò che stavamo aspettando, ciò che temevamo di non riuscire a trovare in tempo. Finalmente un volto che possa rappresentare una fascia della popolazione fino ad ora ignorata, il futuro, noi. La generazione che subirà le atroci conseguenze del riscaldamento globale, e che proprio per questo si sta dando da fare per evitarne i danni.
Insomma, conosciamo la politica da poco, ma mai come ora siamo ansiosi di farne parte e di trovare qualcuno che sia dalla nostra parte.
Ci servono più AOC, più progressisti. Ci serve un’Italia al passo con i tempi e che sappia riconoscere le priorità, ma soprattutto, dare al “cambiamento” un’accezione positiva, qualcosa di auspicabile, di necessario.
Il via vai di vecchi leader con cui non empatizziamo sarà solo un’ulteriore conferma che il nostro è un “Paese per vecchi”, che la nostra politica è responsabile della fuga di cervelli e della resa di una generazione che cerca una sola semplice cosa: rappresentanza politica.
Angela Guardascione
Disegno di Sonia Giampaolo
Vedi anche: Il Green Deal europeo