“Catch the Moon”: cinema, laboratori e mostre online. Il festival per bambini e ragazzi targato NA
Al via dal 14 al 20 dicembre il primo festival italiano dedicato al cinema d’animazione per bambini e ragazzi.
La neonata iniziativa, Catch the Moon – International Children & Youth Animated Film Festival, ha saputo misurarsi con la sfida del momento e, grazie al supporto tecnico della Cineteca di Milano, si trasferisce online, garantendo una visione aperta a tutti e completamente gratuita.
Catch the Moon è la prima iniziativa italiana, e tra le poche in Europa, con un focus specifico sul cinema d’animazione per bambini e ragazzi. Va ben oltre la mera competizione cinematografica, racchiude in sé un percorso di formazione strutturato in laboratori e due mostre su temi molti attuali.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando “Cinema per la Scuola – Buone Pratiche, Rassegne e Festival” promosso da MIUR e MiBACT, organizzato dall’associazione Gioco, immagine e parole in partenariato con l’associazione Atalante, già ideatrice di Imaginaria – Festival Internazionale del Cinema d’Animazione d’Autore, l’impresa sociale milanese Bepart, l’Istituto comprensivo 48° Madre Claudia Russo – F. Solimena e l’Istituto comprensivo 47° Sarria-Monti, in collaborazione con Art33 – cultural hub, Film Commission Regione Campania e con il patrocinio di Comune di Napoli.
Parte, pertanto, da San Giovanni a Teduccio e nel rispetto delle misure imposte dalla pandemia si sposta online, rendendo possibile la fruizione alle scuole di tutta Italia ed entrando nelle case di chiunque abbia desiderio di accedere alla corposa programmazione, disponibile 24 ore su 24 in streaming gratuito sul sito www.catchthemoon.eu.
L’ultima giornata, quella del 20 dicembre, è dedicata alla premiazione dei quattro vincitori della prima edizione. A valutare i film sono la Giuria dei ragazzi, composta da allievi delle scuole di tutta Italia, e la Giuria di esperti composta dall’illustratrice e regista Anete Melece, dall’autrice di film di animazione in stop motion Beatrice Pucci e dal regista Michele Bernardi.
Quattro i premi: Best animated short film award, Audience award, Best youth short film award, Best children short film award.
Luigi Iovane, già direttore di Immaginaria, si dice felice di dirigere la prima edizione di Catch the Moon.
«Le opere che presenteremo in concorso – spiega Iovane – arrivano da ogni parte del mondo e saranno proiettate tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano. Pur vivendo un momento difficile, sono sicuro che riusciremo a proporre non solo un programma di straordinaria qualità ma anche quelle attività promozionali tese ad avvicinare il pubblico giovane a questa nobile arte grazie a tutte le attività che abbiamo previsto durante il Festival».
Tanti gli appuntamenti, quindi.
Si inizia con i 35 film, 12 anteprime italiane e 5 mondiali, in gara al Concorso internazionale per cortometraggi d’animazione dedicati ai bambini e ragazzi.
I cortometraggi selezionati sono divisi in più sezioni, a loro volta suddivise per fasce d’età.
Da un punto di vista stilistico, accomunati dall’elemento ricorrente del colore e da un linguaggio diretto, ironico e profondo. Relativamente ai contenuti, invece, i corti sono stati scelti in base alle tematiche affrontate: immigrazione, emarginazione, dipendenza digitale, ambiente ma anche amicizia, i primi amori e la poesia.
Alla gara si affianca una selezione di spettacoli fuori concorso, articolata in due aree tematiche: Animals, che ha come protagonisti animali buffi e divertenti, e Christmas Adventures, un omaggio al Natale in arrivo. A chiudere la rassegna, un focus sull’Estonian Academy of Arts, con una selezione di nove corti contenuti nell’archivio della scuola dove, dal 2007, animatori di ogni parte del mondo apprendono l’arte dell’animazione sotto la guida del pluripremiato fumettista e regista estone, Priit Pärn.
Ma non è tutto. Per bambini dai 6 agli 11 anni e per ragazzi dai 18 ai 25 anni, la programmazione prevede tre laboratori gratuiti di animazione, a cura di Beatrice Pucci, Michele Bernardi e BePart, dedicati alla claymotion, alla cutout animation e alla realtà aumentata.
Online, infine, è possibile visitare anche due mostre dedicate ad argomenti delicati e di grande rilevanza: i diritti dei bambini e il rapporto tra arte e tecnologia.
La mostra Carta dei diritti dei bambini, a cura di La Baracca – Testoni Ragazzi, Teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventù, affronta il tema del diritto dei bambini e delle bambine di tutto il mondo a godere dell’arte e della cultura. La seconda, MAUA – Museo di arte urbana aumentata, a cura di BePart, è un’esposizione digitale di 30 opere, 10 per ciascuna città toccata dal progetto che unisce l’arte alla tecnologia e conta più di 100 opere di street art in realtà aumentata fra Milano, Torino e Palermo.
Rosaria Vincelli
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