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La furia del domani – Foto di Roberto Filippini

 · Foto di Roberto Filippini ·

La furia del domani

“È davvero questo quello che ci aspetta?”
“No dai, sono cose che succedono. Ecco, vedi? Questo post di Facebook dice che 100 anni fa è accaduta una cosa simile nello stesso giorno! È solo una coincidenza, non c’è nulla di cui preoccuparsi”.

Sono passate 48 ore dall’onda che ha aggredito via Caracciolo, 48 ore in cui ho sentito tante frasi diverse indirizzate in tutte le direzioni. Frasi di dolore, di speranza e di rabbia per i danni che ha portato il mare agitato. Ecco che durante la notte del 28 Dicembre 2020, anno nefasto per tutti, la furia di Poseidone si è abbattuta su una delle strade più trafficate di Napoli. In quelle ore l’acqua ha abbattuto le mura che separano la passeggiata dagli scogli a mare, inondando la strada e devastando i ristoranti del lungomare. Questa mattina ho deciso di scendere a dare un’occhiata, per vedere se i danni fossero ancora visibili e con mia grande sorpresa ho scoperto che tutto è perfettamente intatto. I ristoranti e la strada sono in condizioni tali che sembra non sia successo nulla, quasi nulla. Perché sebbene la reazione della mia gente mi abbia riempito il cuore di gioia, non è facile continuare a lottare nonostante tutti i colpi ricevuti, mi è bastato visitare alcuni luoghi per strapparmi da dosso la felicità.

I danni causati dalla mareggiata sono solo la punta dell’iceberg dei problemi che ci aspetteranno, se non invertiamo la rotta che abbiamo preso da un secolo a questa parte. Le spiagge del golfo sono state riempite dai rifiuti che produciamo, vomitati dall’acqua che ormai sembra essere stanca dei nostri abusi. Durante il primo lockdown tutti quanti erano meravigliati dalla natura che si riprendeva i suoi spazi, mentre oggi sembra quasi che nessuno voglia fare ammenda del tremendo spettacolo che ci ha offerto. A me piace pensare che siamo vicini al cambiamento, che questo sarà solo uno degli ultimi eventi negativi e che fra non molto invertiremo la rotta. A me piace vederla così, perché sarei contento di poter dire fra qualche anno “Nonostante tutto ce l’abbiamo fatta. Finalmente il mondo sta cambiando e queste cose non capiteranno più”.

Mi piace ancora sognare.

Roberto Filippini

Ciao a tutti! Sono Roberto Filippini, nato a Napoli il 14/11/1996. Laureato in Lettere moderne presso la Federico II, attualmente studio fotografia tramite un privato. In passato ho fatto tanti lavori diversi, che mi hanno portato a conoscere tantissime persone, ma soprattutto tante realtà diverse della nostra società. È difficile elencare quali sono i miei interessi, ma forse l’aggettivo che mi descrive di più è “eclettico”. Spazio dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla fisica e chi più ne ha più ne metta. Sono tremendamente affascinato dal mondo che mi circonda, al punto che cerco sempre di comprendere le persone e le cose intorno a me. In tempi non pandemici non è difficile trovarmi per strada a scattare o conoscere nuove persone. Si dice che è sempre meglio chiudere con una citazione, quindi vi saluto con questa frase. “Il pensiero come l'oceano Non lo puoi bloccare Non lo puoi recintare”

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