Gli Hibakusha e lo stigma sociale
In Giappone a coloro che sono stati colpiti dai bombardamenti atomici spetta un titolo che ha il peso schiacciante di uno stigma: hibakusha.
Hibakusha (被爆者), termine composto da tre ideogrammi, che significa “coloro che sono stati colpiti dal bombardamento”, è il termine utilizzato dai giapponesi per indicare i sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki e poi riutilizzato per definire i superstiti di un altro disastro nucleare, quello di Fukushima.
Il termine fu inizialmente coniato per evitare quello di “sopravvissuto”, che contiene in sé il senso di colpa dell’essere stati spettatori di morte e poterlo ancora testimoniare.
Nonostante il governo giapponese abbia riconosciuto ai superstiti di quell’immane tragedia la necessità di sostegno e cure, il termine è diventato con il tempo un vero e proprio stigma sociale, un marchio per segnare e quindi emarginare coloro che sono stati colpiti dalle radiazioni nucleari.
Diffidenze e timori nei confronti dei superstiti e dei possibili effetti a lungo termine delle radiazioni hanno reso la vita degli hibakusha un inferno. Un inferno fatto di paura di procreare, lavori resi precari da handicap e problemi fisici, difficoltà nell’istaurare rapporti affettivi e relazioni.
Leggi anche Pearl Harbor: il Day of Infamy