Capodanno cinese: la spaventosa leggenda alle sue spalle
In Cina sono molte le occasioni per celebrare le feste tradizionali o quelle divenute molto popolari grazie all’influenza occidentale o di internet.
Ma, senza ombra di dubbio, tra tutte le opportunità, la festa più importante è il Capodanno cinese!
Questa celebrazione è conosciuta anche con il nome di Capodanno Lunare (农历新年 nónglì xīnnián), e il motivo è molto semplice: è solo grazie alla luna e seguendo il calendario lunare cinese che possiamo sapere quando i festeggiamenti avranno inizio! Di fatti, ogni anno l’occasione cadrà su una data differente, ad esempio, nel 2021 l’inizio dell’anno sarà il 12 febbraio.
Nel 1949, con la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il Capodanno Lunare venne ufficializzato e divenne festa nazionale, ma le sue origini sono ben più remote: si attesta infatti che i primi ad onorare l’inizio dell’anno lunare fossero gli antichi cinesi appartenenti alla Dinastia Shang. A quel tempo la celebrazione era di tipo religioso, mentre al giorno d’oggi, è più vista come una gioiosa occasione per festeggiare passando del tempo in famiglia e mangiando squisitezze insieme.
Come ogni festa tradizionale cinese, ci sono molte usanze e tradizioni da rispettare per godere al meglio della sua atmosfera e magia, che dureranno per ben due settimane! Come già accennato, la regola principale è passare le feste in famiglia e con i propri cari, ridere, gioire, ballare e mangiare a sazietà, per poi finire in bellezza con la condivisione dei regali, le tipiche buste rosse (紅包 hóng bāo), il colore fondamentale della festa, e lo spettacolo dei fuochi d’artificio.
Ma perché il colore rosso e i fuochi d’artificio sono così importanti?
Questo collegamento con il Capodanno è da ricercare in un’antica leggenda che, a quanto pare, ha dato vita a queste due tradizioni. Si narra che molto tempo addietro nei secoli, esistesse un mostro spaventoso, caratterizzato da una testa grande e lunga con corna appuntite, e che questo vivesse nelle buie profondità del mare.
Il nome del mostro era Nian (in cinese è uguale alla parola anno, 年 nián), e ogni dodici mesi, all’inizio del nuovo anno lunare, era solito uscire dal suo nascondiglio per terrorizzare e mangiare gli umani. Da una parte, alcuni tentarono e riuscirono a fuggire sulle montagne per evitarlo, lasciando a valle offerte di cibo per poter calmare la creatura, dall’altra, un anziano signore decise di rimanere e affrontarlo: pensò che il mostro si sarebbe spaventato ascoltando rumori forti e si sarebbe accecato con il colore rosso vivo, così allestì la sua casa con numerose decorazioni rosse, come lanterne, stoffe e carta, poi iniziò a bruciare il bambù, così da produrre forti scoppiettii.
Quando il mostro si rese conto di quello che stava succedendo, si spaventò talmente tanto da ritirarsi nei fondali marini e scomparire per sempre nell’oscurità. Da quel momento in poi Nian non si mostrò mai più e i cinesi decisero di conservare l’usanza delle decorazioni rosse e dei fuochi dal forte rumore, e inoltre potettero festeggiare il 过年 guònián, che significa sia “festeggiare l’anno (Capodanno)”, sia superare nian, ovvero superare l’attacco del feroce mostro.
Teresa Labriola
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