Festa delle lanterne: colori, indovinelli e folklore
Pensare che dopo due settimane di festeggiamenti per il Capodanno cinese siano abbastanza, e che ormai non c’è più nulla da celebrare, è davvero un grosso errore!
Per chiudere in bellezza l’inizio del nuovo anno non c’è niente di meglio che terminare con ulteriore gioia e allegria grazie alla festa delle lanterne!
Chiamata anche 小过年, xiǎo guònián (Piccolo Capodanno) o元宵节, yuánxiāo jié (Festival dei Yuanxiao), è una festa principalmente notturna: si svolge di sera sia per permettere a tutti di poter partecipare, sia per ammirare le bellissime lanterne colorate (per alcuni lavoratori la festa non è ufficiale, per questo non hanno il giorno libero: svolgendosi di sera anche i dipendenti possono godere della celebrazione).
La festa delle lanterne corona e pone fine al Capodanno cinese, e come questo segue il calendario lunare, di fatti capiterà proprio la notte in cui la luna sarà piena e nel suo massimo splendore (quest’anno è il 26 febbraio). La tradizione vuole che ci si riunisca in famiglia, mangiando una zuppa di deliziosi yuanxiao (da cui deriva uno dei nomi), piccoli gnocchi dalla forma arrotondata che indicano l’unione della famiglia, sempre ripieni con un composto che può variare così come il metodo con cui vengono cucinati.
Nonostante questa festa venga associata alla rimozione delle decorazioni in casa e quindi al ritorno alla normalità (un po’ come per noi italiani che il sei gennaio smontiamo l’albero di Natale e spazziamo via tutta l’atmosfera delle feste passate), non viene assolutamente vista con negatività, bensì è molto amata: non solo perché per questa occasione le vie principali di grandi città e piccoli paesini vengono allestite con decorazioni e lanterne, ma anche perché ci si può divertire assistendo a meravigliosi spettacoli folkloristici come ad esempio la famosa danza del leone, oppure partecipando a indovinelli scritti su dei cartoncini o sulle lanterne sparpagliate per le strade. Gli indovinelli sono una parte fondamentale: alcuni sono facili e molto famosi, altri invece sono talmente difficili che viene promesso a chiunque riesca a trovare una soluzione, di essere ricompensato con un piccolo regalo, sembra quasi una gara!
Uno tra i più diffusi è quello che recita:
万里追随你,从不迷路;不怕冷,不怕火,不吃又不喝;太阳西下,我便消失。
(Wànlǐ zhuīsuí nǐ, cóng bù mílù; bùpà lěng, bùpà huǒ, bù chī yòu bù hē; tàiyáng xī xià, wǒ biàn xiāoshī) “Ti seguo per migliaia di chilometri e mai mi perdo; non temo il caldo, non temo il freddo; non mangio e non bevo; ma quando il sole tramonta ad Ovest, io poi scompaio”, non è molto difficile, vero?!
La festa prosegue con la danza del leone, una performance effettuata da ballerini abilissimi che muovono un costume da leone: questo è sempre ben dettagliato, e con rimandi al rosso, il colore della felicità e del buon auspicio in Cina. Spesso ci sono vari leoni di dimensioni differenti, piccoli e quindi sorretti da un solo ballerino, oppure grandi, perciò manovrati da due o più ballerini che si occupano di diverse parti del corpo. Spesso la danza prevede mosse acrobatiche o l’utilizzo di trampoli, rendendo quindi l’esibizione davvero spettacolare, e indicando ciò che si vuole realmente simboleggiare, ovvero la forza, l’abilità e il coraggio di questo potente animale.
La celebrazione però non è solo tutta gioia e divertimenti: infatti quando questa tradizione nacque nell’epoca della dinastia Han, fu per un motivo religioso, grazie ad un imperatore che iniziò ad usare le lanterne per omaggiare Buddha e mostrargli il suo rispetto. Oggi non è molto presente questo lato religioso, nonostante ciò continuano ad esserci persone che affidano le loro preghiere e speranze alle lanterne, affinché queste possano arrivare lontano nel cielo, dove l’uomo non può.
(Soluzione all’indovinello: la propria ombra)
Teresa Labriola
Vedi anche: Cinque curiosità sul Capodanno cinese