Trichechi: 5 curiosità che non conoscevi
Quando pensiamo ad un tricheco ci viene subito in mente una massa di grasso con baffi e zampe ma…
I loro baffi che prendono il nome di vibrisse, non sono semplici baffi ma veri e propri dispositivi di rilevamento che i trichechi utilizzano anche per trovare il proprio sostentamento; infatti nel fondale marino, non essendoci luce è lo strumento che utilizzano per intercettare la presenza di molluschi, il loro cibo preferito, in particolare le cozze (arrivano a mangiarne fino a 70kg al giorno!).
Il tricheco al contrario di quanto potrebbe far pensare il suo aspetto massiccio e minaccioso è un animale pacifico, che non attacca mai, se non per difendersi. Nella difesa ruolo fondamentale è quello del branco, che interviene subito per proteggere il compagno in difficoltà, rendendo evidente un grande senso della comunità della specie.
I trichechi appartengono alla famiglia degli Odobenti dal latino Odobenus rosmarus ovvero “coloro che camminano con i denti”, infatti le zanne sono fondamentali quanto i baffi. Oltre a crescere per tutta la vita dell’animale, esse hanno diverse funzioni tra cui agganciarsi alle lastre di ghiaccio per non scivolare in acqua mentre riposano, bucare le banchise di ghiaccio per respirare dal basso, proteggere la femmina e combattere nella stagione degli amori.
Le madri dei trichechi si appartano per far nascere i propri cuccioli. Gli studiosi non hanno ancora capito quale sia la causa di tale comportamento, ma forse potrebbe derivare dalla volontà di difendere i propri cuccioli dai predatori, o per impedire che vengano schiacciati appena nati.
Sono in grado di rallentare i propri battiti del cuore, per resistere alle temperature polari delle acque in cui nuotano a 7km all’ora, fino ad arrivare ad una velocità massima di 35km all’ora.
Chiara Celeste Nardoianni
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