Ricordi? Quando frammenti di memoria raccontano una storia
È un luogo strano la memoria, simile ai sogni.
Manca sempre qualche tassello.
I ricordi spesso sono alterati, falsati dalla soggettività, dagli stati d’animo o dal tempo e Valerio Mieli utilizza questo espediente per raccontare una storia d’amore come tante.
Uscito a marzo 2019, il secondo lungometraggio del regista Valerio Mieli, arriva ben nove anni dopo l’esordio con Dieci inverni ed è stato una piacevole scoperta. Le dinamiche di coppia restano il tema privilegiato: Ricordi? è il viaggio di due persone negli anni, in cui i protagonisti frugano nel tempo per raccontarsi.
Ed è proprio la struttura narrativa il punto di forza di questo film.
I piani temporali si confondono: presente e passato si intrecciano creando un flusso di emozioni non sempre nitido. Luca Marinelli e Linda Caridi interpretano elegantemente la coppia di cui non conosciamo i nomi e questo lega ancora di più lo spettatore al vissuto dei protagonisti.
Si, perché il tempo interviene inesorabilmente negli equilibri di coppia rischiando di alterarli. Il rapporto così evolve fino a consumarsi, con la consapevolezza che ormai il tempo è passato non tornerà mai più come prima.
E l’unico modo per cristallizzare quel rapporto è ricordarlo.
La nostalgia, infatti, è una sensazione che permane durante tutta la visione della pellicola, che si dimostra un film ambizioso che percorre strade alternative, raccontando un amore senza i soliti cliché romantici e offrendo diversi spunti di riflessione.
Disegno e didascalia di Simone Passaro
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