22 aprile, la Giornata della Terra e la lotta contro il cambiamento climatico
Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra.
Una ricorrenza che coinvolge 193 nazioni e promuove l’organizzazione di eventi per la salvaguardia dell’ambiente.
Un’idea che affonda le proprie radici negli Stati Uniti alla fine degli anni 60.
Mentre gruppi di studenti universitari si organizzavano e scendevano in strada, protestando contro la guerra in Vietnam e chiedendo la pace, in America si faceva strada il pensiero ambientalista.
Il libro Primavera silenziosa della biologa Rachel Carson aveva già posto le basi dell’ambientalismo. Ma la vera rivoluzione si deve all’attivista John McConnel, che chiese l’istituzione di una giornata per celebrare la Terra durante una conferenza dell’UNESCO.
L’allora senatore della California Gaylord Nelson promosse dei teach-in sull’inquinamento e il clima.
Istituì poi ufficialmente una Giornata della Terra (Earthday) il 22 aprile 1970. L’idea era quella di McConnel, celebrare la Terra e l’ambiente in una forma nuova che implicasse una partecipazione e sensibilizzazione collettiva.
Con gli anni la Giornata della Terra ha acquisito un carattere internazionale, fino ad ora, vantando un coinvolgimento di ben 193 paesi.
Ma i tempi sono cambiati. La difesa dell’ambiente nel 2021, a differenza del 1970, non può essere appannaggio di pochi attivisti, ma un costane obiettivo quotidiano che deve accomunare tutti.
Per questo la Giornata della Terra diventa un semplice reminder annuale dell’importanza di questo tema.
Ma non è sufficiente, perché i segni del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e i danni sempre più violenti.
Il livello del mare si è innalzato di oltre 178 mm negli ultimi 100 anni.
L’attuale livello di anidride carbonica nell’atmosfera è 100 volte maggiore rispetto a quello del 1950.
Gli anni 2016 e 2020 sono stati classificati come i più caldi in assoluto.
Questi sono solo alcuni dei dati raccolti dalla NASA sul climate change.
Servono iniziative concrete per raggiungere obiettivi significativi, tali da garantire un ambiente non danneggiato anche alle generazioni future. E per farlo serve essere ascoltati, per questo l’ONU ha incaricato 7 giovanissimi attivisti, tra cui Greta Thunberg, a fornire idee da inserire nella Climate Change Strategy.
L’attivismo contro l’emergenza climatica viene mosso da una sorta di istinto di sopravvivenza. Non è più tempo di aspettare, ma di prendere le redini del nostro futuro, che appare già indefinito.
La Giornata della Terra è solo un promemoria, il promemoria che Rachel Carson e John McConnel hanno costruito e che ora diventa più utile che mai, per ricordarci che la salvaguardia dell’ambiente è la salvaguardia del futuro.
Angela Guardascione
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