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Il rogo dei libri: 8 libri censurati della storia

Il rogo dei libri è stata una pratica molto diffusa nella storia.

Un atto spregevole, dilaniante per l’uomo, per le sue idee, per le sue parole.

Per ragioni politiche, religiose, morali o ideologiche sono tantissimi i libri finiti sulla lista nera.


La Chiesa è stata protagonista indiscussa nel proibire la produzione e la circolazione di alcuni libri, e non solo in tempi molto lontani. All’Index Librorum Prohibitorum, creato nel 1559, sono stati aggiunti titoli fino al 1966: esempi di autori finiti sulla lista nera sono Erasmo Da Rotterdam Giordano Bruno (bruciato vivo nel 1600), Cartesio, Stendhal, Flaubert  e, ovviamente, Galileo Galilei e Charles Darwin, per le loro teorie.

La censura non riguarda soltanto il passato con fiamme, preti, roghi e impiccagioni, ma è una pratica più che presente ancora oggi. Alcuni libri che ora sono letture quasi obbligatorie negli istituti scolastici (per fortuna) prima erano proibiti come, ad esempio, Il giovane Holden e Alice nel Paese delle meraviglie. Libri che adesso sono considerati classici e immancabili nella libreria di appassionati lettori, ma sono stati spesso oggetto di censura in diversi periodi storici e in varie zone del mondo. 

Ecco per voi 8 famosissimi libri censurati.

1. L’Odissea di Omero

Il poema epico attribuito ad Omero narra le vicende dell’eroe Ulisse, dopo la fine della guerra di Troia.

Platone ne suggerì la censura per i lettori adolescenti. L’imperatore Caligola tentò di fare lo stesso vietandone la lettura perché l’opera era costruita sui valori di libertà dei Greci. La cultura, la libertà, le parole scritte, raccontate e cantate, fin dalle origini, hanno sempre fatto tremare le gambe a chi detiene il potere. Non dimentichiamolo mai.

2. Il Decameron di Giovanni Boccaccio

Scritto da Giovanni Boccaccio subito dopo la peste del 1348, è una delle opere più importanti della letteratura italiana. Le novelle esaltano il mondo mercantile, la vita cortese e aristocratica dei nobili del tempo, il gusto della beffa, l’amore, il piacere, gli inganni, ma alcune di esse colpiscono la corruzione ecclesiastica, mettendo addirittura in discussione la morale religiosa.

Il Decameron apparve nell’Indice dei libri proibiti alla lettera B nel seguente modo: “Le decadi di Boccaccio o Cento Novelle che finora sono state stampate con errori intollerabili e che in futuro saranno stampate con i medesimi errori”.

3. Il mago di Oz di L. Frank. Baum

Fu censurato e proibito in molte biblioteche e scuole degli Stati Uniti agli inizi degli anni Trenta e di nuovo negli anni Cinquanta. Più precisamente nel 1928 perché avrebbe promosso una figura della donna “malsana” non appropriata alla società dell’epoca. La protagonista della storia era giudicata troppo indipendente. Ma non solo. Fu censurato nel 1957 dalla Biblioteca di Detroit perché “poteva incitare i bambini ad avere un atteggiamento codardo”. Per non parlare poi dei vari personaggi come streghe crudeli e scimmie volanti.

4. Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carroll

Censurato in Cina per via degli animali parlanti, messi sullo stesso livello dell’uomo. Il libro fu censurato nel 1931, precisamente nello stato dello Hunan, perché «attribuire intelligenza umana agli animali equivale a denigrare l’uomo». Avranno censurato anche Bojack!?

5. Il signore delle mosche di William Golding

Scritto nel 1952 e pubblicato due anni dopo, questo romanzo, in cui alcuni ragazzi si ritrovano a sopravvivere su un’isola deserta cercando di autogovernarsi , è stato messo al bando  per il linguaggio volgare e per le scene di violenza. Una scuola dell’Indiana lo accusò di offendere le minoranze, i disabili, le donne e Dio.

6. La Fattoria degli animali di George Orwell

Con entrambi i capolavori Orwell non ebbe molta fortuna dal punto di vista della censura.

1984 è stato censurato per ben 40 anni (1950-1990) nell’Unione Sovietica.

La fattoria degli animali ebbe numerose critiche, da quelle anticomuniste a quelle di carattere sociale, fino all’accusa di eresia.
Non appena trovato un editore, questi si tirò subito indietro su consiglio del governo britannico (alleato con l’URSS) e così il libro rischiò di non vedere mai la luce, perché minacciava di sconvolgere l’equilibrio politico tra occidente e Russia. Il libro è ancora censurato in Cina, Kenya, Cuba e Emirati Arabi (la rappresentazione dei maiali che bevono l’alcol offende l’Islam).

7. Harry Potter di J.K.Rowling

La saga del mago più famoso del mondo è stata censurata negli Emirati Arabi. Il motivo? Induce alla stregoneria. Il Ministero dell’educazione ritiene la magia in conflitto con gli insegnamenti islamici e il governo, nel febbraio 2002, sopprime i libri della Rowling.

8. Il buio oltre la siepe di Harper Lee

È stato bandito dalle scuole decine di volte. I motivi sono stati quasi sempre gli stessi: insinuazioni razziali, blasfemia e contenuti sessuali. Il romanzo, uscito nel 1960 e dal quale è stato tratto un celebre film, è stato di recente censurato per l’uso della parola “nigger” e altri termini razzisti: è accaduto nel 2004, 2006 e 2007 in alcune scuole americane, mentre nel 2009 è stato invece bandito da una scuola canadese. Ironia della sorte, si tratta di uno dei più noti libri contro il razzismo.

Chissà dove saremmo ora se per secoli non avessimo incenerito libri, cucito bocche e bruciato corpi.
Forse saremmo stati più liberi, ma soprattutto più aperti. Più aperti verso il prossimo, più avanti nella conoscenza e nel progresso, più umani nei confronti degli umani. Ma questo non potremo mai saperlo.

Mariangelo D’Alessandro

Vedi anche: Intervista a 100Bronx – Il talento non basta mai

Mariangelo D'Alessandro

Mariangelo D'Alessandro nasce il 1 aprile 1995 a Salerno. Si diploma al liceo scientifico Parmenide di Roccadaspide e si iscrive alla facoltà di Lettere Moderne a Napoli, dove attualmente studia. Collabora con la Testata - Testa l'informazione fin dai suoi albori come redattore e attore. Nel febbraio del 2018 pubblica il suo primo romanzo "MDA".

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