Mogwai: 5 motivi per ascoltare il nuovo album
Se non hai ancora ascoltato As the Love Continues, l’ultimo album dei Mogwai, ecco qui cinque buoni motivi per farlo!
Se stai cercando del tempo da dedicare all’ascolto del nuovo album della band scozzese, se hai voglia di ascoltare un album che catturi la tua attenzione traccia dopo traccia in auto, in treno, al supermercato, mentre leggi un libro… oppure se hai semplicemente bisogno di qualcuno che ti dia un primo feedback, sei nel posto giusto (o almeno, così sembra).
Dopo il lancio del singolo Ritchie Sacramento che ha preannunciato l’uscita del nuovo album, il 19 febbraio 2021 l’intera raccolta è stata resa disponibile, in digitale e su disco, scandito in undici tracce dalla durata complessiva di un’ora.
E allora, per quanto mi riguarda, a distanza di qualche giorno dalla sua uscita, mi sono messa comoda sul divano, ho aperto Spotify ed ho fatto “girare” il disco per tutta la sua durata. Nel mentre, ho cercato di far materializzare i suoni per analizzarli, così che, nella mia testa, sono diventati tanto reali quanto lo sono una manciata di aria o un buon panino, ad esempio. Insomma, proprio come se fosse un oggetto manifesto l’ho osservato, ho cercato di comprenderlo e mi sono emozionata… in fondo, se qualcosa ti tocca le corde dell’animo è reale, non trovate?!
D’altra parte, qualunque sia il tuo mood, il luogo in cui sei o in cui vorresti essere, oppure se sei un sognatore ad occhi aperti, nel nuovo disco dei Mogwai puoi trovare un bel po’ di sound da associare al tuo stato d’animo.
Ma bando alle ciance! Ecco cinque buoni motivi per ascoltare As the Love Continues.
1. Un appuntamento fisso
Nella vita di tutti c’è almeno una persona che sentiamo dopo un po’ di tempo, più o meno a cadenza regolare, e con la quale, una volta incontrati, si sta lì a parlare per ore e di qualsiasi cosa. Se vi è mai capitato allora ci siamo sintonizzati sin da subito; in caso contrario provo a spiegarlo nel pratico: basta fare una ricerca veloce per scoprire che la band di Glasgow ha pubblicato le proprie raccolte di lavori quasi sempre a cadenza annuale.
Immaginate i Mogwai come degli amici che dopo del tempo vogliono comunicarvi delle cose importanti: perché dunque non dedicargli almeno un’ora della vostra giornata?
2. Un disco con delle sorprendenti collaborazioni
Ascoltando Pat Stains, qualcuno potrebbe cogliere delle linee un po’ noir, tipiche del soul. A conferire questo particolare aspetto al pezzo è la destrezza del sassofonista statunitense Colin Stetson, noto per la sua musica ambient, melodica e prettamente strumentale, ma anche dai tratti nordici e sperimentali.
3. Un viaggio terra-spazio, spazio-terra
Forse ad alcuni di noi la tematica “ammartaggio” sta sfuggendo di mano, ma a mio avviso è un album centratissimo con i tempi. Se immaginassimo di essere degli astronauti in splendide tute fantascientifiche – anche se in realtà potremmo essere solo dei burloni con in testa dei caschi un po’ simili a quelle famose ampolle per i pesci rossi, tipiche dei cartoni animati – forse To The Bin My Friend, Tonight We Vacate Earth potrebbe essere il primo brano ad aprire questa esperienza mistica.
Ma, tralasciando le fantasticherie spaziali, è evidente che questa traccia, così come Dry Fantasy, sembra catapultarci immediatamente in un pianeta diverso, grazie all’unione del suono delle chitarre a quello dei sintetizzatori.
4. Una commistione di generi e mood
Qual è il tuo umore oggi?
Se sei gioioso o triste o pensieroso o sorpreso, tranquillo, i Mogwai hanno la soluzione giusta sempre!
Tra le undici tracce dell’album, ce ne sono alcune più pop come la stessa Ritchie Sacramento; altre che tendono al soul, ad esempio Pat Stains; altre ancora sembrano non smentire il sound che ha sempre contraddistinto la band, come nel caso di Ceiling Granny. Insomma, non ti resta che scegliere il suono giusto!
5. Sono i Mogwai
In questo album ci sono sicuramente delle innovazioni. Sembra essere, infatti, il risultato di una ulteriore crescita che dopo venticinque anni sembra non arrestarsi. Questo è un dato non banale, perché pur nelle diverse sperimentazioni, pure se i suoni sembrano cambiare, resta sempre riconoscibile il vero marchio di fabbrica: i Mogwai cadono sempre in piedi.
Se siete degli onnivori, in fatto di musica, e se tutte queste motivazioni vi hanno convinto almeno un po’ ad indossare quelle solite cuffie che vi accompagnano nei vari momenti delle vostre giornate, non resta che augurarvi un buon ascolto!
Intanto, vi consiglio alcune delle tracce che ho preferito particolarmente: Dry Fantasy, Midnight Flit, Calling Granny, Pat Stains.
E quali sono le vostre preferite?
Pasqualina Perrotta
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