Teatro San Carlo: viaggio tra storia e arte
Il Teatro San Carlo è tra i più famosi e prestigiosi al mondo.
Fiore all’occhiello di Napoli, è il Teatro d’opera più antico d’Europa tutt’oggi attivo, regno indiscusso della lirica.
Con la chiusura degli spazi dedicati all’arte, vogliamo rendere omaggio al simbolo partenopeo per eccellenza.
Tra i sipari chiusi e le platee silenziose milioni di artisti e di lavoratori sono ormai fermi da più di un anno, luoghi d’incontro, di bellezza e di cultura, costretti alla chiusura per Covid 19. Augurandoci che tutto questo passi in fretta vogliamo rendere omaggio ad uno dei teatri più famosi di sempre, il teatro San Carlo, un viaggio tra la storia e l’arte della musica lirica.
Il Teatro San Carlo è il più antico teatro operante in Europa, basti pensare che esso è ancor più antico della Scala di Milano e della Fenice di Venezia. Costruito nel 1737. Fu eretto per volontà di Carlo di Borbone, il quale decise di dare alla sua Capitale un Teatro che sostituisse il vetusto San Bartolomeo, di proprietà degli Incurabili, ordinandone l’abbattimento e il recupero del legname.
Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Antonio Medrano, e ad Angelo Carasale già direttore del San Bartolomeo. Ci vollero circa otto mesi e 75.000 ducati, per veder realizzato il progetto.
Il San Carlo fu inaugurato la sera del 4 novembre 1737, onomastico del Sovrano con l’opera Achille in Sciro del Metastasio con musica di Domenico Sarro, che diresse l’orchestra e con due balli per intermezzo creati da Francesco Aquilante. La parte di Achille come usanza dell’epoca fu sostenuta da una donna Vittoria tesi detta “la Moretta” con accanto Anna Peruzzi della “la Parrucchierina”.
Fin da subito Il Teatro San Carlo, conquistà i Napoletani e gli stranieri, imponendosi come regno della lirica, ma non solo per l’interesse musicale degli spettacoli ma anche per la bellezza dell’architettura barocca, le decorazioni in oro, gli addobbi sontuosi. Napoli in poco tempo divenne la capitale della musica europea e anche i compositori stranieri iniziarono a considerare il San Carlo come una meta cui ambire per la loro carriera.
Purtroppo, però dobbiamo ricordare anche un evento tragico dove il nostro meraviglioso Teatro ne fu il protagonista, nella notte del 12 febbraio 1816, un grande incendio divampò su di esso, distruggendolo quasi completamente.
Quest’evento fu tragico e devastante tanto da gettar il lutto l’intera città.
Dopo soli sei giorni il re Ferdinando I di Borbone si attivò a chiederne la ricostruzione al più presto.
L’incarico fu affidato ad Antonio Nicolini, con l’impegno di ripristinare lo stato originario prima dell’incendio. Fu ripristinato in tempi record, mantenendo il disegno del Medrano: la sala lunga metri 28,60 e larga 22,50 con 154 palchi disposti in sei ordini più quello Reale, in quell’occasione fu migliorata l’acustica e fu ampliato il palcoscenico, le decorazioni furono rinnovate da Camillo Guerra e Gennaro Maldarelli. Giuseppe Cammarano dipinse il soffitto tuttora esistente e il controsipario poi sostituito nel 1854 da quello di Giuseppe Mancinelli.
Pochi sono i cambiamenti fatti da quell’epoca ad oggi, nel 2000 è stato inaugurato il nuovo sipario progettato da Mauro Carosi e dall’ingegnere Franco Malgrande realizzato con il contributo del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania.
A parte le creazioni del golfo mistico suggerite da G.Verdi non ci sono stati grandi cambiamenti e possiamo dire che oggi come allora il teatro si presenta nella sua originalità.
Tanti sono stati gli artisti che in questi secoli hanno calcato e calcano le scene del Teatro San Carlo, molti i premi vinti. Il Teatro San Carlo è dalla sua nascita fulcro dell’opera lirica e del balletto classico in Italia e in Europa.
Richiamò illustri personalità di fama internazionale, tra cui Paganini, Bellini, Bach, Händel, Mozart.
È in questo teatro che nacque la Scuola Napoletana, punta di diamante del mondo musicale europeo, i cui maestri principali furono Domenico Cimarosa e Giovanni Paisiello, che diressero l’Orchestra del San Carlo.
Tra i direttori e musicisti celebri che si sono esibiti in questo teatro, vi sono artisti del calibro di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi.
Alcune curiosità sul Teatro della lirica più imponente d’Europa:
- Il San Carlo non ha interrotto la sua attività neanche nel periodo della Seconda guerra mondiale, gli spettacoli furono sostituiti da una serie di concerti per le forze dell’ordine;
- Dal numero delle candele che i Signori ponevano fuori dai loro palchi era definita l’importanza maggiore o minore della nobiltà e del censo;
- Il Teatro San Carlo detiene anche un altro primato, la più antica scuola di ballo italiana, sorta nell’1812;
- Nel 1816 sorge invece la sua scuola di scenografia;
- Possiamo ammirare il MEMUS, un museo e archivio storico del Teatro San Carlo, inaugurato nel 2011 che si presenta come un vero e proprio centro polifunzionale dotato delle più moderne tecnologie per raccontare la storia del Teatro – ME-MUS Memoria-Musica;
- Il lirico con la sua scuola e il suo lungo tour negli ultimi anni ha toccato tre continenti diversi confermandosi ambasciatore nel mondo della cultura italiana e della scuola Napoletana.
Serena Tizzano
Vedi anche: Il corredo: retaggio del passato o una tradizione che persiste?