DisegniExtraPrimo Piano

I Cento Passi di Peppino Impastato

Era una notte calda di maggio e il treno fischiava forte, dolore, tanto rumore e poi nulla più. 

Peppino se ne andò non per la mano della sorella morte, ma per mani di chi dice di non esistere, la mafia. 

“Non rinchiuderti nel partito, nelle tue stanze, ma resta amico dei ragazzi di strada” così recitava le parole di Majakovskij il nostro caro Peppino Impastato, lui che si sentì tradito sia dalla sua città e sia dal partito al quale era iscritto.

Nel maggio del 1978 vengono ritrovati il corpo del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, ucciso per mano delle Brigate Rosse, e quello dell’extraparlamentare Peppino Impastato, morto di un assassinio di cui ancora si parla troppo poco…e perciò lo facciamo noi!

Anche io, semplice illustratrice, seguo l’idea di Peppino da tutta la vita: LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA.

Ma chi era questo ragazzo di nome Peppino Impastato? 

Peppino era un ragazzo semplice, ma con un’idea forte che gridava a gran voce – LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA – e che sentì l’esigenza di scrivere sulla rivista del partito comunista del suo paese, Cinisi. Peppino era un giornalista, attivista e conduttore radiofonico e si era da poco immerso nel mondo della politica candidandosi nel partito Democrazia Proletaria

Era una persona scomoda: conosceva tutti i retroscena della vita mafiosa perché il suo stesso padre era legato a quella vita infettata, malsana, egoista e arrogante, la mala, ed è per questo che Marco Tullio Giordana decise di dedicare un film, I Cento Passi, alla sua vita e alla sua morte, perché così tutti potessero conoscere la sua storia e nessuno ne potesse più dimenticare le grida.

I Modena City Ramblers scriveranno una delle canzoni più iconiche del mondo biografico e chiamata per omonimia proprio I Cento Passi. Sarà proprio questa canzone ad accompagnare la famosa pellicola

“Sei andato a scuola sai contare?”

“Come contare?”

“Come contare?! Uno, due, tre, quattro, sai contare?”

“Sì, so contare”

“E sai camminare?”

“So camminare”

“Contare e camminare insieme lo sai fare?”

“Sì, penso di sì”

“Allora forza, conta e cammina”

“Vai, uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto”

“Dove stiamo andando?”

“Forza! Conta e cammina! 9… 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99 e 100!”

“Lo sai chi ci abita qua? Ah! U zù Tanu ci abita qua!”

“Cento passi ci sono da casa nostra, cento passi!”

Peppino da solo affrontò la tempesta, da solo affrontò la morte, ma la sua lotta non è finita e noi combattiamo per lui e assieme a lui. 

Io conto e cammino con lui e tu cosa farai?

Didascalia e illustrazione di Sonia Giampaolo

Non perderti Pizza e mafia, lo stereotipo del Made in Italy all’estero.

Sonia Giampaolo

Sonia Giampaolo nasce e cresce a Napoli, dove studia, prima, Grafica d’arte presso l’accademia di belle arti di Napoli, poi, Illustrazione presso la scuola italiana di comix assecondando, così, il sogno di una vita quello di diventare un’illustratrice. Lavora come illustratrice al video musicale di Scapestro “essere luce”, per “Futura” la newsletter del corriere della sera e “la testata-testa l’informazione”, viene selezionata per varie mostre/concorsi tra cui due volte per i concorsi indetti dal collettivo de “le vanvere” e due volte per il concorso “emoticon”, inoltre viene selezionata alla mostra street art di “CHEAP festival”. Nel 2023 pubblica con Armando Curcio Editore e Giannini Editore. Sogna di illustrare storie per bambini e libri che parlano di cinema. Parla solo tramite citazioni dei film e si trasferisce a Roma per amore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button