Nel 2002, per un errore di stampa, Heather Renée Sweet diventa Dita Von Teese
Definita da Vanity Fair “The Burlesque Superheroine”.
Seducente e ipnotica. Accattivante e camaleontica.
La dama dai capelli corvino e la pelle di porcellana.
Dita Von Teese: tra arte e seduzione.
Alle prese con un servizio fotografico per la nota rivista Playboy alla ormai Dita, nome scelto in onore dell’attrice di film muti Dita Parlo, dissero che necessitava un cognome. Lei voleva essere come Madonna, come Cher ma, alla fine, tra le pagine di un elenco telefonico, scelse “Von Treese”. Sarà stato il destino, il caso, o la fortuna del principiante, ma quella “r” in fase di stampa sparì e la bionda Heather Renée Sweet del Michigan divenne quella che tutti oggi conosciamo come la meravigliosa Dita Von Teese, donna fra le più desiderate al mondo.
Nota per aver riportato in scena il genere del burlesque, Dita si differenzia per il suo stile ispirato alle dive Hollywoodiane e alle pin-up anni ’50: rossetto rosso, eyeliner e incarnato avorio. Così, negli anni ’90, con pizzi, corsetti, reggicalze e guanti lunghi fino al gomito, Dita si fa spazio tra le sex symbols caratterizzate da pelle abbronzata e lunghi capelli biondi.
Fin da piccola, insieme a sua madre, sognava di quei mondi che le sembravano così lontani e di cui facevano parte creature meravigliose come Betty Grable, Carmen Miranda e Mea West, donne che sono state senza dubbio sue muse insieme alla sensazionale Bettie Page, da cui Dita ha senz’altro colto ispirazione per il suo look.
A 15 anni sua madre le regalò un reggiseno di cotone bianco e un paio di calze color carne ma Dita, rimasta estremamente delusa, decise di iniziare a lavorare in un negozio di intimo per poter comprare la lingerie che aveva sempre sognato. Ci vorrà però del tempo prima che possa comparare il suo primo corsetto, giorno che le cambiò definitivamente la vita. In un’intervista, purtroppo non rilasciata a me, Dita ha infatti raccontato che dopo varie ricerche un amico la indirizzò in un posto in cui si vendevano corsetti; inutile dire che ci si precipitò e l’incontro fatto lì, con un simpatico vecchietto, l’ha introdotta nel mondo del fetish, dello striptease e del fantastico e acclamato burlesque. I due sono tuttora amici, e aggiungerei: beato lui!
Compiuti 19 anni la giovane Dita inizia così a lavorare in uno strip club ma la sua classe e la sua originalità non ci misero molto a farla emergere.
Avvolta da piume di struzzo, con i capezzoli coperti dai famosi pasties e il corpo rivestito di swarovski, la sensuale showgirl riesce a far cadere tutti ai suoi piedi, ammaliandoli con i suoi passi di danza en pointe e catturandoli con il suo sorriso. Dita è a tutti gli effetti il soggetto dei desideri più reconditi di uomini e donne, vi mentirei se vi dicessi che non fa parte anche dei miei di sogni. Con lei infatti non si tratta di preferire un sesso ad un altro, ma piuttosto di guardare la donna in tutta la sua bellezza, sensualità e sessualità.
Definita da molti come “l’ultima delle pin-ups” Dita deve il suo successo esclusivamente a se stessa. Il suo show è curato nei minimi particolari da lei e lei soltanto, partendo dal trucco e parrucco e arrivando alla coreografia: niente viene meno al suo tocco personale. In più interviste la Von Teese ha infatti dichiarato che le piace la tranquillità, truccarsi, acconciarsi i capelli, come un processo tutto suo, ha solo una stilista che conosce da tutta la vita ad aiutarla, per il resto “it’s just me”, ha detto. Ma c’è un particolare chiamato Christian Louboutin. Dita e Christian infatti sono molto amici e il celebre stilista non manca, ad ogni show, di creare delle scarpe appositamente per la sua amica. Good for you Dita, tante ragazze come me ti stanno letteralmente invidiando in questo momento (e non avete ancora visto il guardaroba!).
Nota a tutti come “la donna nella gigante coppa di Martini”, nel 2001 Dita ha deciso di entrare nel mondo del Cointreau, di essere Cointreauversial. Il famoso marchio di liquore all’arancia ha infatti sposato ad hoc l’idea di burlesque della nostra showgirl tanto che, oltre a renderla il volto della loro campagna legata ad un messaggio di indipendenza e decisione, soprattutto femminile, crea in suo onore il Conitreau Teese, un cocktail alle note di violetta. Chissà, magari un sorso e siamo tutte Dita Von Teese? Io per sicurezza proverei.
Il burlesque è un mondo fatto di femminilità, sicurezza e seduzione e nessuno meglio di Dita Von Teese sarebbe riuscita ad incarnare perfettamente questi tre aspetti. È riuscita a fondere provocazione, sensualità, glamour e striptease creando lunghi ed elaborati spettacoli di danza, spesso ispirati ai musical e ai film anni ’40.
Tutto questo sarà possibile vederlo dal vivo, per una sola e unica notte a Milano, il 17 maggio 2021, con The Glamonatrix, tour a proposito del quale la Von Teese ha dichiarato: «Per me, il burlesque è sempre stata fonte di ricerca interiore, fra forza, confidenza, sensualità ed incoraggiamento. Glamonatrix comprende tutte queste qualità».
E come disse Christina Aguilera nel film Burlesque (2010): «GET YOUR ASS UP AND SHOW ME HOW YOU BURLESQUE!» Dita lo ha fatto, ora tocca a voi.
Mariachiara Di Costanzo
Illustrazione di Sonia Giampaolo
Vedi anche: Amori divini (non corrisposti)