A letto insieme, fighting against monday
Bizzarria (la mia) e storia dell’evoluzione del comfort assoluto.
Domenica mattina. Sento l’odore del caffè e della sua prima sigaretta e apro gli occhi.
Io, nel caso ve lo stesse chiedendo, a proposito di sigarette non ne ho più fumata una. Guardo l’ora, le 08:00, mi giro e torno a sognare.
Cerco il silenzio e la concentrazione. Ho bisogno di tante cose io, troppe per elencarle qui ed ora. È tutto più lento di domenica. Ancora cinque minuti. Gli ultimi cinque minuti. Nel sogno, nel caso foste curiosi, scappavo da un banchetto, e no, non ho mangiato pesante.
Il re Assiro Assurbanipal, pare fosse solito banchettare su un letto dotato di un supporto per poggiare il gomito e dai piedi a forma di pigna, e pure i Romani, banchettavano da sdraiati, trascorrendo diverse ore stesi sul triclinio, letto sul quale veniva servito il pranzo. I Greci, parimenti, adoravano mangiare, bere e abbandonarsi in lunghe discussioni proprio a letto. L’uso del letto non era di certo estraneo nemmeno agli Egizi, come dimostrano pitture e reperti rinvenuti nella celebre tomba di Tutankhamon.
Una specie di patologia. Una delle tante. E niente. Di questo voglio parlarvi oggi: di letti. Così.
Per arrivare al letto, così come lo conosciamo ai giorni nostri dobbiamo raggiungere il 1871, anno in cui, lo sfortunato Heinrich Westphal pur avendo dato vita al primo materasso a molle non ebbe modo di goderne, morendo anzi in povertà. Nonostante la sua invenzione sia oggi diffusa in tutto il mondo all’epoca non riscosse immediato successo e dovette aspettare i primi anni del ‘900.
Giusto qualche anno dopo, nel 1873, Sir James Paget propose il primo materasso ad acqua e poco più di 50 anni dopo, arriva sul mercato un nuovo tipo di materasso costruito in lattice. Progetto di John Boyd Dunlop, e trattasi di materassi molto diffusi oggidì, giacché questo tipo di materiale si adatta vantaggiosamente alla forma del corpo.
Infine, nel 1966, la NASA, operò sulla qualità del memory foam, valido per la sicurezza dei veicoli spaziali, che a poco a poco si è rivelato eminente per la produzione di materassi. Questo materiale è composto principalmente da poliuretano, simile ad una schiuma, bene che gli permette trattenere memoria e per lunghi periodi di tempo.
Sebbene quindi, non sia facile risalire all’origine del letto, tale, si è rivelato senz’altro indispensabile nel corso della storia. Incredibile pensare come gli arcaici dormissero in giacigli, e come noi, al contrario, siamo abituati a cercare sempre maggior comfort, lamentandoci anche di un materasso nuovo e del suo periodo di adattamento con mal di schiena annesso. Noi che oggi, abbiamo una soluzione per tutto. Se il materasso è troppo morbido, se è troppo duro, se fa troppo caldo o se è troppo freddo.
Il letto, oltre a ciò, ha assunto una cifra enorme di significati differenti nella vita di ognuno di noi (specie nella mia) ed è senza dubbio il luogo in cui ho vissuto alcune tra le cose peggiori che io abbia in memoria, ma, per paradosso, è anche il posto in cui io mi sia divertita di più in vita mia. Gli abbracci, la sicurezza, Bukowski e il letto. Così ho capito. Gli scenari cambiano, anche io non sono più la stessa. B. invece, con la sua consueta lucidità dissacrante, rimane fedele e verace sempre. Una letteratura autentica e senza filtri, di pancia.
Ed è proprio per questo, che, di pancia e proprio dal mio letto, ho deciso di ricominciare a nutrirmi di quella materia che, senza saperlo, mi salva ogni giorno.
Thank you, next
Francesca Scotto di Carlo
Vedi anche: Il rione dei sogni è completo: grazie Jorit