Nello spazio con AstroSam: come ti abbatto gli stereotipi sessisti
Se qualcuno sapesse che la nostra AstroSamantha è al comando della Stazione spaziale internazionale, e non ad occuparsi di “materie legate all’accudimento”, non ci dormirebbe la notte.
Invece, è proprio così.
L’astronauta Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea al comando della Stazione spaziale internazionale, la terza al mondo dopo due americane.
Competenza, tenacia, rigore. La Cristoforetti ci dimostra ancora (come tante sue colleghe) che gli studi scientifici non sono prerogativa di nessuno.
Nata a Milano nel 1977, originaria di Malè nel Treno, dove è cresciuta, Samantha consegue una laurea magistrale in ingegneria meccanica presso l’Università degli studi di Monaco di Baviera in Germania (specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere) e, successivamente, la laurea triennale in Scienze Aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli.
Nel maggio 2009 viene selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea(ESA) , e dopo cinque anni diventa la prima astronauta donna di nazionalità italiana a effettuare un volo spaziale, terza europea dopo la britannica Helen Sharman (1991) e la francesce Claudie Haigneré (2001).
Una carriera eccezionale quella di AstroSamantha, in molti la chiamano così, che l’ha portata a tagliare numerosi traguardi meritatissimi.
Samantha, nel tempo libero avida lettrice e nella sfera privata madre attenta e amorevole, è un personaggio che gode di un notevole prestigio internazionale, influente nella cultura pop tanto da ispirare la Mattel, azienda produttrice della Barbie, per un modello della bambola volto ad ispirare le bambine a seguire modelli positivi.
La Cristoforetti si è cimentata anche nella scrittura, probabilmente frutto della sua passione per la letteratura e per le materie umanistiche; ha difatti pubblicato “Diario di un’apprendista astronauta” dedicato alla piccola Kelsey Amel Ferra (che vuol dire coraggiosa), figlia avuta nel 2016 dal compagno francese Lionel Ferra, anch’egli ingegnere e addestratore di astronauti nella base Esa di lettrice
Del resto, alla Cristoforetti piace condividere dettagli e curiosità riguardo la sua carriera sui social network, specialmente su Twitter, dove è seguitissima.
AstroSam piace tanto proprio per questo, perché è tenace e brillante, libera da qualunque stereotipo sessista. Una donna con alle spalle studi e preparazioni fisiche e psicologiche enormi ma che, allo stesso tempo, mostra ai “fan” le ricette da preparare in una navicella o il primo caffè espresso bevuto nello spazio.
Samantha è consapevole di non dover dimostrare niente a nessuno, la sua libertà e sicurezza non possono che incoraggiare tutte noi a seguire le nostre inclinazioni e passioni. Al diavolo chi dice che “sono cose da uomini”!
Catia Bufano
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