Perché si chiama “luna di miele”?
Le origini di un “dolce” nome diffuso in tutto il mondo.
Honeymoon in inglese, Lune de miel in francese, Honigmond in tedesco, Shahr el ‘Assal in arabo: come mai lingue così diverse definiscono il viaggio di nozze “luna di miele”?
È possibile che l’associazione della luna al matrimonio sia di origine pagana. Alcuni rituali si svolgevano durante la luna piena di giugno, definita proprio luna del miele, uno dei momenti più propizi per le unioni tra persone.
Oggi generalmente si indica come luna il primo mese dopo le nozze.
Anche la storia del miele ha radici antiche: pare che nell’antica Babilonia vi fosse l’usanza di regalare dell’idromele agli sposi, bevanda alcolica di buon auspicio che verrà impiegata allo stesso modo fino al Medioevo. Nell’antica cultura norrena c’era già un rito legato al viaggio dei due freschi sposi, che dovevano rimanere soli per un intero mese lunare, bevendo ogni giorno dell’idromele.
Gli antichi romani, invece, mangiavano miele la prima notte di nozze, alimento prelibato e da consumare nelle occasioni speciali. Nel Medioevo lo sposo donava un barattolo di miele alla famiglia della futura moglie come simbolo di fertilità. Secondo alcuni, se durante la prima notte di nozze la sposa aveva il suo ciclo (anch’esso associato alle fasi lunari), i due avrebbero dovuto consumare del miele per “addolcire” la serata.
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