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Superman Comunista?
E se il razzo che trasportava il piccolo Clark Kent fosse atterrato in Unione Sovietica?
Era il 2003 quando il fumettista Mark Millar decise di dare una risposta a questa domanda con la fortunata miniserie Superman Red Son, in cui il celeberrimo uomo d’acciaio diviene il simbolo e la forza di Stalin e del governo dell’Unione Sovietica.
A lui si contrappone l’americanissimo Lex Luthor che diventa (ancor auna volta) la sua nemesi per eccellenza.
Spionaggio, guerra fredda, testate nucleari e controllo dello spazio: la storia alternativa che questo Superman socialista porta in scena ha come sfondo uno dei momenti storici più famosi e cruciali dell’ultimo secolo, trattato in una veste nuova e ricca di spunti di riflessione. Ad interagire con lui non mancheranno vecchie conoscenze dell’universo DC come Wonder Woman e le lanterne verdi, più o meno riadattate in questo universo alternativo dal sapore sovietico.
Da questa fortunata opera è stato tratto un omonimo film d’animazione, uscito online il 25 febbraio 2020.
E voi quale versione di Superman preferite?
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