Hai l’ansia? Non sei il solo
Sono una tipa ansiosa, infatti la notte vengo pervasa da svariati interrogativi, dubbi esistenziali e riflessioni, programmo la vita, penso tante volte prima di parlare e soprattutto tormento il mio cervello con pensieri, pensieri e ancora pensieri.
“Ma perché hai l’ansia? Non ci pensare e vedrai che ti passa!”
Ma certo…Grazie per questo tuo prezioso consiglio. Non ci avevo pensato. Ora smetto.
Quanti vi fanno questa domanda?
Personalmente, credo che l’ansia sia un fardello che hanno soprattutto le persone sensibili ed empatiche, come me.
Io però non sono sempre ansiosa e soprattutto non sono ansiosa per tutto, infatti a volte mi adagio in uno stato di totale tranquillità in cui nulla o quasi nulla mi scalfisce, della serie “Se il mondo cade, io mi sposto un po’ più in là”.
Ma cos’è precisamente l’ansia?
L’ansia è una sorta di risposta ad uno stress, ad un qualcosa che viene percepito come un “pericolo” e quando ciò accade, il nostro cervello invia dei segnali all’amigdala, cioè a quella parte dell’encefalo che conserva tutte le nostre emozioni, che si attiva nel dare risposte attraverso la produzione di noradrenalina e di cortisolo, preparando l’organismo ad affrontare la situazione che causa turbamenti.
L’attivazione prolungata nel tempo di questi meccanismi però, debilitano il nostro corpo e diminuiscono le risposte che questo dovrebbe darci in caso di rischio.
Quindi un conto è l’ansia fisiologica che ci consente di reagire di fronte ad un pericolo e un altro è l’ansia patologica, che ingigantisce ogni situazione, diventando più problematica della situazione stessa.
Esistono diversi tipi di ansie e in un climax ascendente, si va dal disturbo d’ansia generalizzato, che conduce ad uno stato di allerta quotidiana, alla fobia, al panico, al disturbo post-traumatico da stress, a quello ossessivo compulsivo.
Si ha quindi l’ansia quando si è pessimisti su qualcosa, si hanno pensieri negativi e il timore che possa accadere qualcosa di brutto.
Esiste poi l’ansia da stress, il cosiddetto “disturbo acuto da stress”, in cui si passa dall’irritazione, alla rabbia, dall’iperattività alla disperazione.
Questo capita spesso quando non si ha molta autostima, quando non ci si sente adeguati o si hanno dubbi sulle proprie abilità e capacità.
Fateci poi caso al fatto che per ogni disturbo che avete o pensate di avere, l’ansia è sempre presente, come se fosse una costante e sicuramente è così: basti pensare all’ansia da prestazione, che ci accompagna spesso e volentieri.
Non mi ergo a medico e non mi permetto di elencare sintomi o farmaci per combattere l’ansia, ma qualche curiosità posso raccontarvela.
Secondo degli studi, pare siano le donne a soffrire maggiormente di ansia e che le persone ansiose, di solito, tendano a creare una distanza fisica maggiore intorno a loro (che per il periodo storico che stiamo vivendo, sarebbe indispensabile) e che interpretino le espressioni facciali degli altri immediatamente, giungendo spesso a conclusioni affrettate.
Inoltre, chi ha una forma abbastanza grave di ansia, avrebbe problemi di equilibrio più marcati.
Un altro studio ha rilevato che le persone ansiose tendono a riconoscere gli odori sgradevoli più facilmente, incorrendo però nell’errore di confondere gli odori neutri con le puzze.
Per combatterla e per essere più sereni, è comunque indispensabile dormire bene, mangiare sano e fare attività sportiva, quindi sì: il segreto è sempre in queste tre semplici regole.
“L’ansietà è lo spazio tra ora e poi”
Sentenzia Richard Abell e questo perché siamo sempre agitati quando si parla o si pensa al futuro e a volte ci dimentichiamo di godere del presente.
E quindi che la serenità sia con noi!
Alessandra Liccardi
Vedi anche: Profondo rosso e altre sfumature d’ansia: da cosa nasce la cromofobia