Queerbaiting aka fingersi arcobaleno per marketing
Oggi, il mondo LGBT prova pian piano a recuperare il proprio spazio e a ottenere finalmente un degno posto nel mondo.
La comunità Queer è in realtà largamente composita e di conseguenza molto voluminosa.
Per questo motivo, però, è ultimamente vittima di becere tecniche di marketing. È incredibilmente diffuso infatti il Queerbaiting.
Il Queerbaiting è il tentativo di adescare (dall’inglese “bait”) pubblico Queer, attirandolo con delle tematiche arcobaleno senza fondamento, premurandosi di non intaccare la platea composta da animi conservatori e retrogradi.
E lo fa alludendo a elementi LGBT+ tramite personaggi, storyline, VIP e annessi, senza mai approfondire, senza mai esplicitare si tratti davvero di tematiche Queer.
Sguardi intensi, frasi ambigue e tocchi sensuali vengono piazzati in canzoni, serie TV, film e libri per poi sgretolarsi nel nulla.
In questo modo gli appartenenti alla categoria sono spinti dal desiderio di ritrovare su schermo qualcuno che li rappresenti, non ottenendo però in cambio quanto promesso.
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