Tokyo 2020 – Un doodle da medaglia d’oro
Google fa centro con un doodle dedicato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che va oltre il semplice omaggio.
Folklore, tradizioni e colori si uniscono nel nuovo gioco a tema Olimpiadi sviluppato dallo studio di animazione giapponese Studio 4°C, già famoso per aver animato film del calibro di Mindgame, Animatrix e I figli del mare.
Sebbene nel corso degli anni i doodle di Google si siano fatti sempre più interattivi e geniali – permettendoci di comporre brani o di sfidare gli amici online – questa volta siamo di fronte a un prodotto ben diverso, che non sfigurerebbe come gioco a sé nel panorama videoludico odierno e che potrebbe, addirittura, anche vincere qualche premio.
In questo giochino che sprizza Giappone da tutti i pori, vestiremo i panni della gattina Lucky che è da poco arrivata nell’isola dei Campioni con lo scopo di vincere i vari incontri con i maestri degli sport che incontrerà nell’isola.
Fino a qui tutto abbastanza normale no?
Se non fosse che tutti i personaggi, le ambientazioni e anche le transizioni animate, rimanderanno alla cultura pop e del folklore degli yokai, gli spiriti giapponesi. Ci ritroveremo dunque a competere in una gara di nuoto sincronizzato con Otohime e Urashima Taro, a sfidare a ping pong un maestro Tengu, ad andare sullo skateboard più veloce di un Tanooki e a spingerci spalla contro spalla in una partita di rugby contro gli Oni rosso e blu.
Ma in questa sfida non saremo soli: potremo infatti allearci con uno dei quattro team presenti all’interno del gioco, capitanati da quattro creature leggendarie dei miti giapponesi: il Kappa, l’Inari, l’Ushi o il Karasu.
E non finisce qui!
L’isola sarà infatti piena di vere e proprie quest secondarie che ci verranno affidate da strambi personaggi lungo il nostro girovagare e che renderanno l’esperienza non solo più lunga ma anche più immersiva.
Incontreremo animali antropomorfi, creature mistiche, esseri umani ma anche personaggi affetti da disabilità motorie, perché d’altronde l’isola dei Campioni è un’isola che include tutti e non fa distinzioni, anche tramite il gioco e il divertimento.
Tokyo 2020 passerà senz’altro agli annali come una delle edizioni più sofferte, complicate e difficili della storia dei Giochi Olimpici; un’edizione fatta di scontri, senza grandi cerimonie, senza tutta quella spensieratezza degli anni precedenti e, soprattutto, senza la febbrile vitalità che gli spettatori provenienti da tutte le parti del mondo avrebbero saputo dare.
Il gioco riesce a creare un luogo, seppur in 16 bit, molto identitario e simbolico, che rispecchia molti aspetti della cultura Giapponese, dove la spensieratezza e l’allegria la fanno da padrone; siamo di fronte allo specchio di un sogno in stile Paprika di quello che avrebbe potuto essere Tokyo 2020 in altre circostanze.
Per recuperare il gioco basta cliccare sul doodle di google o qui.
Adesso non ci resta che impugnare il mouse o il telefono e diventare il campione dell’isola dei Campioni!
Davide Cacciato
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