“Un milione di piccole cose” raggruppate in una serie TV
“L’amicizia non è una gran cosa, è un milione di piccole cose.”
Questo è lo slogan e il filone conduttore che traina l’intera A Million Little Things, una serie televisiva statunitense che in madre patria è attualmente alla quarta stagione, mentre in Italia è appena arrivata ad allietare – prego inserire ironia qui – i pomeriggi di Rai 2 (dove va in onda ogni giorno dalle 18:50 alle 19:40, per essere poi in seguito disponibile in streaming gratuito e legale, wow, su RaiPlay) col titolo di Un milione di piccole cose.
A Million Little Things, dagli intimi (cioè me, my self and I e il mio ragazzo) chiamata Emilio, è una serie drammatica che affronta la fragilità della salute mentale in molteplici sfaccettature e che prometto essere materiale succoso per tutti gli amanti di una serie che ha vibes molto simili. Si tratta di This Is Us, ladies and gentlemen.
Un suicidio non annunciato ne evita inavvertitamente un altro che sarebbe accaduto in concomitanza. E un gruppo di amici si trova perciò privato del suo perno fondamentale, mentre scopre di essere stato in realtà in procinto di perderne ben due.
Così parte un viaggio all’interno della mente umana, mentre si cerca di indagare sulle ragioni che possano aver portato a un gesto simile.
Ma in una lunga e incessante ricerca dell’esistenza o meno di precise ragioni (la depressione, in quanto malattia, ha davvero sempre motivazioni?!), il nostro caro gruppo di amici, ricco zeppo di problematiche personali che si intrecciano e si interscambiano di volta in volta, scopre una forza che troppo spesso viene dimenticata: quella data dal supporto degli altri.
E dunque la ricerca di se stessi si accompagna a un percorso volto alla scoperta dell’altro, delle sue gracilità e del superamento di queste ultime, che talvolta necessitano di un lavoro di perdono da parte di se stessi e degli altri tale da mettere tutto in discussione, compresa la realtà finora conosciuta.
Giovanna Iengo
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