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Del vuoto
Non so cosa farci, del vuoto che hai lasciato, pensavo, guardando la parte di letto che apparteneva a te.
Non posso riempirlo con qualcun altro. È tuo. Voglio conservarlo e prendermene cura.
Come quando i figli crescono e vanno via di casa, ma resta la loro cameretta, i loro giochi, i libri consumati, i poster, appesi storti alle pareti, di quel gruppo che non ascoltano più. La cameretta è vuota e quel vuoto ha il loro aspetto.
Ci saranno altre persone, altri letti, altre mani, altre lenzuola, altri profumi, altre luci, altri graffi, altre pelli.
Ma il vuoto che hai lasciato tu, lo voglio conservare. Mi piace guardarlo e pensare: è tutto suo.
Foto di Giovanni Allocca
Didascalia di Nadia Rosato
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