E tu la conoscevi la vera storia di Robin Hood?
Vi siete mai chiesti da dove sia nata la storia di Robin Hood e se sia vera oppure no? Chi era davvero Robin Hood?
È esistito realmente?
In realtà la situazione è complicata. Tutti conosciamo Robin Hood per il famoso film d’animazione del 1973, in cui si racconta di questo gentiluomo fuorilegge che dedica la sua vita a fare del bene ai più poveri rubando ai ricchi. La sua tana è la foresta di Sherwood nella quale, insieme a Little John, si rifugia dalle autorità reali che gli danno la caccia.
La peculiarità di questo personaggio è proprio quella di rubare ai ricchi da “gentiluomo”: senza, cioè, usare la benché minima violenza.
Ma da dove nasce la storia di questo personaggio leggendario?
La risposta precisa non la conosciamo, proprio perché tante sono le storie e tanti sono i racconti che si intrecciano sotto il nome di questa figura. Ci sono, tuttavia, varie ipotesi.
Una prima ipotesi configura il personaggio di Robin Hood come un nobile che, intorno al 1100, era fedelissimo sostenitore del sovrano d’Inghilterra Riccardo Cuordileone. Fino a quando questo sovrano fu spodestato da suo fratello Giovanni Senzaterra, che usurpò il trono.
Fu da questo evento, apparentemente, che il nobile si ritrovò privato del suo titolo nobiliare e delle terre che gli spettavano in quanto nobile e, per questo, egli decise di ritirarsi nella foresta di Sherwood dove diede inizio ad un’attività contro le autorità reali e contro il re stesso, diventando un ladro fuorilegge il cui obiettivo era quello di denunciare la corruzione e la repressione sulle quali Giovanni Senzaterra fondò il suo regno.
Il sovrano, infatti, diede il via ad un graduale e lesivo aumento delle imposte a danno, ovviamente, dei più poveri, che si ritrovarono senza più mezzi di sostentamento e senza aiuti. Fino a quando Robin Hood non decise di ergersi a paladino e difensore dei poveri, restituendo loro tutti i soldi che i ricchi avevano sottratto.
Una seconda ipotesi, invece, afferma che Robin Hood non sia una singola personalità, ma sia una figura ideale che racchiude in sé diverse personalità che, tra 1200 e 1300, hanno avuto in comune il fatto di essere fuorilegge che si battevano contro le ingiustizie.
Trattandosi di racconti chiaramente orali, è ulteriormente difficile cercare di risalire alla vera storia di questo personaggio, soprattutto se si prende in considerazione che le storie orali, passando – letteralmente – di bocca in bocca tendono a modificare dei particolari, ad aggiungerne o a eliminarne altri, dando come risultato storie completamente diverse da quelle originarie.
Quello su cui, però, si può essere certi è che in tutte queste varianti, la cosa su cui ogni storia non manca di concordare è che Robin Hood fosse un fuorilegge, che vivesse nella foresta di Sherwood e che avesse a cuore la situazione dei poveri.
Inoltre, il cognome di questo personaggio potrebbe rappresentare un segnale del fatto che, forse, Robin Hood non sia altro che una figura letteraria fittizia e, quindi, non realmente esistita. Il cognome, infatti, potrebbe essere una leggera variante di hoodie (o anche hod e hode), che indica un particolare copricapo, elemento peraltro distintivo di questo bandito. Ancora, questo cognome potrebbe essere una variante di wood, ovvero bosco, luogo prediletto da Robin Hood.
Ulteriore segnale del fatto che, forse, questo personaggio non è mai esistito per davvero sta nel fatto che il suo nascondiglio nella foresta di Sherwood era un’enorme quercia, talmente fitta da nasconderlo dagli uomini che gli davano la caccia. Secondo alcune ricerche, questa quercia di cui si parla ha circa otto secoli, quindi ai tempi di Robin Hood non era che un piccolo alberello.
Insomma, i dubbi sono tanti, le varianti ancor di più e molto fa dubitare sul fatto che Robin Hood sia realmente esistito. La cosa sicura, però, è che – reale o meno – la sua storia ha riscosso un enorme successo e ha dato vita a numerose opere letterarie, la prima di queste datata nel tardo 1300, in un manoscritto di William Langland in cui si dice: «Conosco versi su Robin Hood.»
Questa eco letteraria arriva fino ai giorni nostri con un’enorme lista di film, serie comiche e, come abbiamo già detto, col famosissimo film animato della Disney del ’73. Addirittura a questo bandito si deve la nascita del proverbio inglese Robin Hood in Sherwood stood, (ovvero: Robin Hood si trovava a Sherwood) per indicare qualcosa di tanto scontato quanto era scontato che Robin Hood vivesse nella foresta di Sherwood.
Una storia intrigante, affascinante, ancora avvolta da un alone di mistero che, forse, non scomparirà mai. Forse questo è l’esempio per eccellenza dell’eternità: dopo quasi un millennio questa storia non smette di affascinarci, senza mai scemare nella fama e nel prestigio.
Anna Illiano
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