Scegliere la quinoa è davvero etico?
Da un po’ di tempo a questa parte sono entrati nella nostra dieta numerosi semi, cereali e piante da tutto il mondo.
Sebbene mangiare questi tipi di alimenti sembri la scelta più saggia per noi e per il nostro pianeta, ci sono dei retroscena da conoscere.
Parliamo di uno dei cibi più utilizzati nel mondo: la quinoa.
Si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiaceae che, però, viene riconosciuta come cereale, in quanto, i semi macinati, formano una farina contenente molto amido.
Ricca di vitamine e minerali e ottima per il nostro organismo, la quinoa si coltiva principalmente in Perù e Bolivia e rappresenta (o rappresentava) una grande risorsa per questi paesi.
Quindi qual è il problema?
Semplice, il consumo eccessivo del prodotto.
Un tempo la coltivazione di quinoa, risalente a 7000 anni fa, era riservata agli altopiani delle Ande.
Ritenuta sacra e fondamentale per l’alimentazione delle popolazioni native, fu messa ai margini durante la colonizzazione del Sud America poiché utilizzata dai pagani, quindi fu consumata per molti anni dai popoli locali come alimento più umile.
Solo nel XXI secolo venne rivalutata per le sue proprietà benefiche e, soprattutto, come scelta ecologica.
Oggi, con l’incremento della domanda mondiale, la sua coltivazione è stata ridotta a monocoltura, come quelle della soia e del mais con grande sfruttamento dei campi, di conseguenza la produzione è arrivata a livelli altissimi con l’aiuto di fertilizzanti e concimi chimici, ma soprattutto con un consumo sconsiderato di acqua.
Tutto ciò porta effetti negativi su fauna locale, ambiente e popolazione nativa.
Quest’ultima infatti ne risente particolarmente per il prezzo elevato della quinoa, una volta alimento principale, adesso destinato all’export con costi elevati, quindi inaccessibile agli abitanti.
E non è tutto.
È importante considerare anche i danni alla salute provocati da un eccessivo uso di questo alimento.
In esso sono presenti composti tossici che riescono ad essere causa d’infiammazioni all’intestino come gli ossalati i quali, ingeriti in grande quantità, possono recare carenza di ferro, in quanto riducono l’assorbimento di questo elemento.
Altri componenti dannosi per la salute sono le saponine, contenute in tanti alimenti, che danno un sapore amaro e possono provocare mal di stomaco e nausea se ingerite in maniera eccessiva.
Inoltre presenta una quantità di proteine inferiore a tanti altri tipi di legumi, oltre che ovviamente alla carne.
Insomma, è importante inserire questo cibo in una dieta ben equilibrata.
Bene, se pensate che scegliere la quinoa sia più etico, riflettete su tutto ciò che c’è dietro la sua produzione ed il grande impatto su ambiente ed animali.
Martina Maiorano
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