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Torna il Festival delle lezioni di Storia e con lui una ventata di normalità

Dal 7 al 10 ottobre Napoli ci regala la terza edizione del Festival delle lezioni di storia. 

L’ultimo ricordo che ho di una vita normale, di una vita senza mascherine, di una vita socialmente e culturalmente vivibile, della mia vita prima del Covid è il Festival delle lezioni di storia

Era marzo 2020, si parlava già di Covid, ma la cosa sembrava ancora lontana dai confini partenopei, sembrava ancora che la cosa potesse non riguardaci, passare e lasciarci indenni. Andare ad un evento, culturale o mondano che fosse, ci sembrava la cosa più normale e scontata del mondo. Di lì a poco sappiamo tutti cosa sarebbe successo e onestamente neanche mi va di ricordarlo.

Il Festival delle lezioni di storia è, quindi, per me un ricordo felice: mi ricorda la spensieratezza, l’entusiasmo, la bellezza di una vita in cui la normalità non è un traguardo da raggiungere o una meta da conquistare. 

Potete, allora, immaginare anche solo vagamente cosa significhi per me sapere che dal 7 al 10 ottobre posso partecipare al Festival delle lezioni di storia e, scomodamente seduta sulla poltrona di un teatro o sulla sedia pungente di una biblioteca, sentire qualcuno che mi parla di storia.

Ma bando ai ricordi e al loro significato, passiamo alle info più utili: 4 giorni, 6 location (tra cui MANN, Madre, Teatro Bellini), 7 eventi collaterali, 53 relatori, 45 lezioni. Tra i nomi più prestigiosi Luciano Canfora, Alessandro Barbero, Eva Cantarella, Giuseppina Muzzarelli. Assieme ad importanti storici anche geografi, genetisti, letterati, filosofi, studiosi d’arte e compositori. 

Il tema della terza edizione è “l’invenzione del futuro”: come le donne e gli uomini del passato hanno pensato al futuro, descrivendolo e progettandolo, caricandolo delle loro paure e di tante speranze. Un tema che da sempre ha affascinato l’umanità nei più vari campi: dalla letteratura al teatro, dalla pittura alla musica, dal cinema alla televisione. 

Durante i quattro giorni del festival si parlerà di utopie e di avanguardie, di scienza e di fantascienza, di movimenti politici e di immaginazione artistica, di moda e di ambiente. Si discuterà del mondo, dell’Italia e di Napoli, città di cui si racconteranno le tradizioni ma anche gli slanci verso il domani. 

L’evento è ad accesso libero, fino ad esaurimento posti: dal 23 Settembre sarà possibile e chiaramente necessario prenotare un posto agli eventi che si desidera seguire. Per chi invece non riuscisse ad accaparrarsi un posto, le Lezioni di storia saranno disponibili su YouTube e Spotify.

Per prenotazione e altri info visita il sito ufficiale del festival.

Che aspettate a prenotare? 

p.s. dal 7 al 10 non ci sono per nessuno. 

Valentina Siano

Vedi anche: Napoli Film Festival: Dernier amour e il Casanova di Benoit Jacquot

Valentina Siano

Valentina Siano, classe ’88, professoressa per amore, filologa per caso. Amo la scrittura come si amano quelle cose che ti riescono al primo colpo, non sapresti dire bene come. Scrivo di cultura e spettacolo perché amo il cotone verde del mio divano e il velluto rosso dei sediolini dei teatri. Leggo classici, divoro serie, colleziono sottobicchieri. Sono solo all’inizio della mia scalata alla rubrica gossip di Vanity Fair.

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