Il trentesimo articolo della Dudu, Santo protettore di tutti i diritti e delle libertà
“Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.”
Ed eccoci giunti all’ultimo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il trentesimo articolo in breve, spiega che tutti i diritti enunciati sono propri di ciascun individuo: a nessuno è concesso di violarli.
Ognuno ha necessità di questi diritti.
“Nessuno può toglierti i tuoi diritti”.
Quando questi non sono riconosciuti dalla società è giusto che si faccia ricorso alla Dudu, testimonianza che tutti i diritti e le libertà sancite spettano al cittadino.
È bene ricordare il primo articolo:
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
È forse questo il più significativo fra tutti: con semplici parole, racchiude interamente il senso della Dudu alzando il sipario ai successivi ventinove articoli. Il rispetto e il riconoscimento dei Diritti Umani da parte della società dovrebbe essere spontaneo ed innato. Ma è noto come il più delle volte non lo sia.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è la protettrice dei diritti e delle libertà di ognuno. Colei che li rivendica tutti senza alcuna distinzione.
Illustrazione e didascalia di Enza Galiano
Vedi anche: Il triangolo delle libertà