La fine interminabile
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Da quella nebbia, che i pensieri avvolge, fu rapinata l’ignota sagoma.
Trasportata in una mattinata fredda, incomprensiva alle innumerevoli distrazioni.
Un muro bianco, un confine, una fine infinita.
Una capsula temporale, tra i mille problemi, ossessioni, paure.
Foto di Leonardo Avallone
Vedi anche: Un salto nel vuoto