Una guerra all’ultima scintilla: Tesla contro Edison
Per indipendenza o conquista, la guerra ha sempre accompagnato l’uomo nel corso dei secoli restando protagonista dei libri di storia.
Ma si ricorda una che non fu combattuta con le armi, come di consueto, bensì con l’elettricità: la famosa guerra delle correnti.
Tranquilli, nessuno fu elettrizzato (o almeno spero).
La guerra delle correnti risale al XIX secolo e fu combattuta tra la General Electic e la Westinghouse, o meglio, tra i due geni, l’americano Thomas Edison e il serbo Nikola Tesla.
A quel tempo si utilizzava la corrente continua, nella quale gli elettroni seguono lo stesso flusso andando in un’unica direzione e Edison ne fu il padre. Egli fondò nel 1880 la sua società e, due anni dopo, riuscì nell’impresa di creare la prima centrale elettrica a corrente continua che illuminò la città di New York.
Con questo grande traguardo si diede elettricità a molte zone, ma questo tipo di corrente non riusciva a raggiungere posti più distanti.
Era necessario quindi costruire più centrali per arginare il problema, ma questo ovviamente prevedeva un dispendio maggiore di denaro.
A questo punto entrò in gioco Tesla, il quale si concentrò sulla corrente alternata, ovvero un flusso di elettroni che viaggia in due versi opposti, già presente al tempo ma non utilizzata poiché molto difficile da generare.
Il serbo, avendo una memoria fotografica, immaginò il progetto nella sua testa e riuscì a modificarlo prima ancora di metterlo per iscritto.
Tesla lavorò nella General Electic in negli Stati Uniti, intensificandone la produttività, e parlò dei suoi progetti con Edison, il quale non fu affatto d’accordo poiché possedeva numerosi brevetti sulla corrente continua, quindi maggiori guadagni da essa.
Così Tesla si licenziò mettendo in piedi una propria azienda, la Westinghouse, grazie all’investitore con l’omonimo nome e riuscì a diffondere la corrente alternata nel paese.
La guerra ebbe inizio.
Edison cercò in tutti i modi di convincere la gente che la corrente alternata era dannosa e, per riuscirci, effettuò una serie di esperimenti su animali ed esseri umani.
Tesla mantenne la sua idea, dimostrando l’assenza di pericolosità della sua invenzione.
Insomma, la lotta all’ultimo sangue si concluse nel 1893, all’esposizione universale dell’elettricità di Chicago dove la Westinghouse vinse sulla General Electic per i consumi minori e tutta la città fu illuminata dalla corrente alternata di Tesla.
Ma ciò che segnò realmente la fine della guerra fu la vittoria dell’appalto della centrale elettrica delle cascate del Niagara, dove, ancora una volta, il serbo riuscì a vincere.
Beh, questa è stata la guerra delle correnti, una lotta tra due geni dell’elettricità e, si può sostenere che, tutt’oggi, Tesla continua a vincere con la sua corrente alternata che circola nelle nostre case.
Martina Maiorano
Vedi anche: L’uccello di Tesla