La gustosa rivoluzione green di Carlotta Perego
Carlotta Perego, in arte Cucina Botanica, è una ragazza di Monza, che grazie ai social e alla sua creatività, sta rivoluzionando il mondo della cucina vegetale in Italia.
La specialità e la peculiarità di Carlotta, sta nelle sue ricette semplici, davvero alla portata di tutti, economiche, adatte quindi a tutte le tasche ma soprattutto gustosissime.
Ma forse ciò che distingue maggiormente Cucina Botanica, è quello che lei stessa definisce il suo essere una “vegana gentile”, ossia l’essere inclusiva e tollerante nei confronti di chi non persegue le stesse scelte alimentari o uno stile di vita altrettanto green, abbattendo quindi numerosi pregiudizi sul mondo vegan.
Con la sua preparazione e la sua dolcezza, Carlotta è riuscita a creare un suo personale spazio creativo ed originale sul web che sta riscontrando sempre più seguito. Ma qual è il segreto del suo successo? Come si chiede la Dottoressa e specialista in nutrizione Silvia Goggi nella prefazione del libro, “non so spiegarlo a parole, ma una cosa è certa: Carlotta possiede la chiave per convincere anche i più testardi affezionati al panino al prosciutto e alla grigliata della domenica a dare una chance a un’insalata di cereali, a una cotoletta di ceci, a un cavolfiore al forno, a una zuppa di lenticchie”.
Carlotta Perego ha studiato e si è laureata in design, lavorando nella moda, ma continuando a coltivare la sua passione per la cucina vegana e uno stile di vita green. Un giorno tuttavia, Carlotta prende una decisione, sceglie infatti di rendere l’hobby culinario, un potenziale lavoro, parte per Los Angeles, per studiare alla scuola Plantlab, con il celebre chef vegano, Mattew Kenney, finendo poi per divenire assistente per la scuola, presso la sede italiana a Milano, e insegnante di cucina vegetale e crudismo.
Ma quella che forse costituisce la svolta nella sua carriera è la decisione di aprire un blog e un canale Youtube, appunto Cucina Botanica, su cui condividere tante originali ricette vegane, dimostrando con grande capacità e successo, che la cucina vegetale lungi dall’essere triste o privativa, può essere anzi molto gustosa.
Carlotta inizia così a creare una community sempre più estesa fino a diventare un personaggio assai influente sui social, soprattutto su Instagram, aiutando sempre più persone ad acquisire uno stile di vita più sano e sostenibile per l’ambiente e gli animali, senza rinunciare a mangiare bene.
Nel 2020 Cucina Botanica ha pubblicato il suo primo libro Cucina Botanica vegetale, buona e consapevole, e solo a un anno di distanza è uscito il suo secondo prodotto intitolato Cucina botanica vegetale facile veloce.
Il suo obiettivo principale, come avevamo accennato, è far conoscere la cucina vegetale, mostrando con gentilezza e apertura mentale, che i vegani non mangiano solo insalata, pregiudizio ad oggi, purtroppo ancora radicato nella nostra cultura. Più specificamente ed è forse la cifra distintiva di Cucina Botanica, intende accompagnarci in un viaggio che renda consapevoli di come tutti possiamo ridurre il nostro impatto sull’ambiente, cercando di essere, a piccoli passi, consumatori più attenti e consapevoli, soprattutto a tavola.
Carlotta ci regala pagine e pagine di consigli e ricette facili, veloci e deliziose, assolutamente alla portata di tutti, perfette non soltanto per chi già mangia vegetale.
Lo scopo principale del suo secondo libro è proprio dimostrare che si possono cucinare deliziosi manicaretti vegetali in pochissimo tempo, anche quando si è di fretta, quando dobbiamo correre al lavoro o all’università. Con la sua personale tecnica di Meal preparing, che consiste nel cucinare anticipatamente i pasti per i giorni successivi, Carlotta ci mostra come non sia necessario passare ore ai fornelli, per avere sempre un piatto vegano pronto da consumare.
Inoltre mangiare vegetale è un ottimo modo, come sottolinea giustamente Cucina Botanica, per sperimentare in cucina con nuovi cibi, assaggiando un legume o una spezia mai provate prima o cimentandosi con nuovi abbinamenti, insomma non c’è davvero limite alla fantasia.
È fondamentale infatti, nella prospettiva di Carlotta, abbattere con cura e delicatezza, tutti quegli stereotipi ancora esistenti sui vegani/vegetariani. Questi pregiudizi, come il pensare che la cucina vegetale contempli il dover mangiare 4-5 verdure e basta, creano inevitabilmente una barriera che sembra insormontabile, un muro che allontana le persone dal provare o anche solo dal cercare di comprendere questa scelta alimentare, vista spesso come una rinuncia inutile.
Cucina Botanica ci aiuta a mettere a fuoco un punto molto importante, il potere di ognuno di fare la differenza. Carlotta non cerca però di fare proselitismo, bensì invita in modo semplice e rispettoso a prendere consapevolezza di questioni etiche ed ambientali che ci toccano in prima persona.
Il suo è un approccio gentile ed inclusivo, che scade mai nel mero e futile giudizio nei confronti dei non vegani; Carlotta si muove nella direzione opposta. Cucina Botanica ci invita infatti al rispetto delle reciproche prospettive e a un dialogo costruttivo tra vegani/vegetariani e non, enfatizzando non eventuali “mancanze”, ma incoraggiando e apprezzando gli sforzi di chiunque provi a intraprendere uno stile di vita più green, senza ricercare una perfezione che non esiste.
Come scrive Carlotta infatti “se continueremo a dividere la realtà in vegani e onnivori, buoni e cattivi, bianco e nero, purtroppo non andremo molto lontano”. Abbiamo infatti “molto più bisogno di azione, che di perfezione. Non è utile essere in pochi tutti perfetti. Non è vantaggioso per la causa, quindi, sottolineare gli errori di chi si sta già sforzando di apportare modifiche al proprio stile di vita. È molto più efficace diventare tanti, ognuno con le sue imperfezioni…sono i grandi numeri a cambiare il mondo, non le rare eccellenze”.
Cercare soluzioni più etiche e sostenibili dialogando in modo pacifico ed educato, è il messaggio che ci lancia Cucina Botanica, dandoci degli strumenti concreti per cominciare o per proseguire con gentilezza ad aiutare il pianeta e i suoi abitanti.
Benedetta De Stasio
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