Drusilla Foer, sei tu la più discussa del reame?
Anticonformista, ribelle ed eccentrica, Drusilla sarà la prima presenza en travesti in un’edizione che, si dice, farà la storia del Festival.
Il Festival di Sanremo si avvicina e con esso anche le prime chiacchiere nei bar. In cima alla lista il nome di Drusilla Foer, una delle cinque co-conduttrici di cui, qualche giorno fa, è stata annunciata la partecipazione per la sera di giovedì, 3 Febbraio.
Una presenza diversa e divertente, quella di Drusilla sul palco dell’Ariston, che non manca di generare polemiche proprio per il suo carattere fuori dagli schemi, soprattutto tra chi si aspetterebbe un festival più “conservatore”.
Basta, infatti, digitare il suo nome su Google per rendersi conto di quanto questa scelta stia facendo discutere. C’è chi crede sia un travestito, chi la chiama trans, altri, invece, sostengono che sia una drag queen.
Ma chi è davvero Drusilla Foer?
Alter ego di Gianluca Gori, attore e performer fiorentino, Drusilla Foer è un’idea atterrata sul web e che, col tempo, ha collezionato numerosi successi.
Nata a Ferrara, come scrive, “un certo numero di anni fa che tendo a non specificare”, Drusilla ha trascorso all’estero gran parte della sua giovinezza, prima a Cuba, con la sua famiglia, e poi a New York, dove ha vissuto intensamente “anni imbevuti di una libertà totalizzante”.
In questo periodo si è sposata due volte. Dal suo primo marito, “un rampollo di una famiglia ricca di Rockwall”, si separò quasi subito.
Hervé Foer, invece, fu quello che definisce il suo primo e ultimo amore. Fu uno studioso belga di cui si innamorò “in modo cauto e tranquillo” che, dopo una lunga malattia, morì e di cui conservò solo una targhetta di bronzo, un busto che lo ritraeva in età giovanile e il suo cognome.
Tornata a Firenze, dove risiede tutt’ora, ha iniziato a collaborare per alcune produzioni teatrali. É autrice e protagonista di Eleganzissima, lo show che ha fatto il giro d’Italia, in cui canta, balla e racconta di sé con l’ironia e la classe che la contraddistinguono e Venere Nemica, lo spettacolo ispirato alla storia di Amore e Psiche.
Prima di oggi l’avevamo vista in tv nelle vesti di giudice di StraFactor, lo show nello show di X Factor, come editorialista nei salotti di Matrix, Chiambretti e in radio come ospite al programma Facciamo finta che… di Maurizio Costanzo.
Il suo primo libro, Tu non conosci la vergogna, è un memoire che raccoglie momenti della sua vita, “una vita randagia, libera, colma”. Una finestra con vista su un mondo fantastico, il suo, pieno d’amore, amicizia, sesso, viaggio e dolore raccontato dal punto di vista di un’anziana soubrette che ringrazia, come scrive, “ogni piccola esperienza che ho vissuto, ogni sentimento da cui mi sono fatta attraversare”.
Drusilla Foer non è, quindi, la prima impressione che si ha di lei, è un invito a guardare oltre. È un’idea delicata, una donna in tutto e per tutto, una diva nata per essere una brillante e arguta novità.
Niente soliti vecchi stereotipi, quindi, a condurre lo show dell’apertura mentale. Al suo posto un simbolo, il rispetto per l’identità e uno strappo alle etichette che tanto perseguiamo. Di certo, il soggetto meno accomodante che un festival seguito da milioni di persone potesse mai credere di ospitare.
Donatella Casa
Illustrazione di copertina: Chiara Rinaldi