Italia che vince, non si cambia
Il 2021 è stato un anno di rinascita e speranza, ce lo si augurava nei dialoghi tra parenti e amici e non veniva mai omesso nei discorsi dei politici.
Nonostante sia stato un anno duro, in cui le preoccupazioni spesso erano più forti della fiducia nel futuro, la nostra nazione ha trovato la forza di unirsi, davanti alla televisione e negli stadi, a cantare l’inno sotto il quale ci si sente ovunque una voce sola.
Quest’anno l’Italia ha vinto, nella musica, nel cinema e nello sport. Non è stata solo la nazione “pasta e pizza”, il Bel Paese in cui è facile mangiare bene, visitare luoghi bellissimi ed essere sempre in ritardo, ma si è fatta valere.
Ha vinto la musica: il 28 febbraio, con la vittoria di un Golden Globe a Laura Pausini, come migliore canzone originale per il brano Io si/Seen, colonna sonora del film La vita davanti a sé, diretto da Edoardo Ponti, con protagonista una Bari assolata e l’intramontabile Sophia Loren.
Ha vinto ancora la musica: il 22 maggio 2021 a Rotterdam, con la vittoria della band romana Maneskin all’Eurovision 2021 con il brano Zitti e Buoni, canzone vincitrice del settantunesimo festival di Sanremo.
Ha vinto il cinema: con il film, diretto dal candidato Premio Oscar Enrico Casarosa, Luca. Un racconto ambientato nella città di mare Portorosso, descritta attraverso gli occhi del protagonista, un mostro marino, che ha commosso il mondo intero, divenendo un successo internazionale.
Ha vinto lo sport, anche quando non ha vinto: l’11 luglio 2021 in Inghilterra. Ha vinto, a Wembley, quando la Nazionale Azzurra, guidata da Roberto Mancini, ha alzato la coppa del Campionato europeo di calcio UEFA e quando il composto presidente Mattarella non ha potuto fare a meno di esultare dagli spalti. Ha vinto, quello stesso giorno, a Wimbledon, anche quando, per la prima volta in 134 anni nella storia del Torneo di tennis, un italiano è arrivato in finale a giocare per la vittoria: Matteo Berrettini.
Ha continuato a vincere, per tutta l’estate, fino a settembre. Ha vinto, palleggiando sul campo da basket: quando dopo 17 anni dalla Medaglia d’Argento vinta ad Atene nel 2004, la Nazionale Italia Basket si è qualificata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, battendo la Serbia.
Ha vinto, avanzando di base in base, quando le Azzurre della squadra di Sotfball hanno battuto l’Olanda per 9-5 durante la finale del Campionato Europeo, mantenendo stretto il titolo di Campionesse d’Europa, conseguito nell’anno precedente.
Ha vinto, correndo e volando sulla pista di atletica: l’1 agosto 2021, con la Medaglia d’oro nei 100 metri piani e il record personale di 9 secondi e 80 di Marcell Jacobs, primo italiano ad arrivare in finale nella categoria. Quello stesso giorno, poco prima, Gianmarco Tamberi aveva vinto un oro preziosissimo nel salto in alto, su quella stessa pista di atletica in cui, col fiato sospeso, attenderà la vittoria di Jacobs, continuando a saltare in alto, tra urla, gioia e commozione.
Hanno vinto gli atleti, lottando con fatica dal 23 luglio all’8 agosto, tra taekwondo, canottaggio, vela, marcia, nuoto, pugilato, judo, scherma ed altre, a volte sconosciute, specialità.
Ci hanno provato ogni giorno, facendo sognare una nazione intera, appassionandola, tenendola incollata al televisore a notte fonda, incurante della differenza di orario Italia-Tokyo, solo per assistere alle competizioni, per ascoltare ancora una volta l’Inno di Mameli, per vedere quel tricolore sventolare, in alto e tra le tribune.
Ha vinto lo sport, portando a casa 40 medaglie (10 d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo), superando nella giornata del 6 agosto il numero di medaglie che la nazione aveva vinto fino ad ora alle Olimpiadi.
Ha continuato a vincere lo sport, in un’onda di successo e soddisfazione, che ha coinvolto il Comitato Italiano Paralimpico: 113 atleti che hanno gareggiato in 16 discipline differenti, dal 24 agosto al 5 settembre 2021. Hanno sofferto e hanno gioito: 69 medaglie (14 d’oro, 29 d’argento e 26 di bronzo) e il nono posto nel medagliere.
Ha vinto il nuoto, con il successo straordinario di 39 medaglie e volti nuovi e giovanissimi, i cui nomi non si dimenticheranno facilmente: Stefano Raimondi, Carlotta Gilli, Giulia Terzi e Antonio Fantin sono solo alcuni tra questi.
E ha vinto l’atletica leggera, con tre donne che nei 100 metri T63 hanno conquistato l’intero podio, tingendolo di rosso, bianco e verde: oro a Ambra Sabatini (nuovo record mondiale di specialità), argento a Martina Caironi e bronzo a Monica Contraffatto.
Ha vinto ancora lo sport. Il 4 settembre 2021, le giocatrici della Nazionale di pallavolo femminile hanno battuto la Serbia, seguite, il 19 settembre, dalla Nazionale maschile, che ha battuto la Slovenia, conquistando i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa 2021.
Hanno vinto l’audacia e la perseveranza, la consapevolezza che gli sport possono unire anche se ci si allena da soli, che la resistenza dimostrata nella marcia, la precisione della scherma, l’accuratezza dei movimenti in vasca e il desiderio di partecipare, più che di vincere, è ciò che muove l’Italia. E, anche se è vero, come cantava Mina nel 2014 che “La palla è rotonda”, è anche vero che gli italiani – quelli finora citati ne sono testimoni – la stanno facendo girare nel verso giusto.
Stefania Malerba