Sanremo 2022: cronistoria della 72° edizione del festival
Alle 20.40 in perfetto orario ha inizio la finale della 72° edizione del festival di Sanremo.
Ma come sappiamo questo non significa necessariamente che il festival finirà ad un orario decoroso, accettabile, sostenibile.
Ad aprire le danze è Matteo Romano, che appena ripulito il topexan dal volto, ha presentato per l’ultima volta la sua Virale. Arriva Matteo Romano e io, come da 5 sere a questa parte, mi chiedo come avrebbe gestito l’adolescente che ero questo inferno chiamato Sanremo. La risposta ogni sera non è mai piacevole.
Il tempo di qualche esibizione e fa il suo ingresso la Ferilli nazionale: pragmatica, concreta, spigliata, romana. Il suo monologo è la svolta: un monologo fatto per avvertirci che non ha intenzione di fare un monologo.
È un monologo che è una perentoria dichiarazione: non è necessario giustificare, legittimare, dare un senso alla presenza di una donna sul palco di Sanremo. Sabrina Ferilli è sul palco di Sanremo perché è Sabrina Ferilli.
Il ritmo è serrato, incalzante. Standing ovation come se piovessero: chiunque abbia più di 50 anni e intoni qualche nota merita l’ovazione del pubblico. Ma alla fine è anche bello sapere che su quelle poltrone ci siano cuori che battono, articolazioni che si muovono.
Si avvicendano sul palco più o meno ben vestiti Blanco e Mahmood, Aka 7ven, Michele Bravi, Highsnob e Hu, San Giovanni, Giusy Ferreri e in generale l’esigenza che si sente più urgente è la stessa: capire cosa biascicano. Ecco perché la moda recente sembra essere quella di cantare biascicando le parole, in modo che il senso della canzone possa apparire sempre misterioso, incerto, impenetrabile.
Marco Mengoni e Filippo Scotti ci raccontano a loro modo la piaga dell’odio virale, dimostrando che Sabrina Ferilli con il suo monologo ci ha conquistato ma non ha veramente convinto gli autori Rai.
Tra le note di merito ci sono in ordine: l’intero armadio di Gianni Morandi, le calze leopardate di Rettore, la splendida Mara in prima fila, praticamente ogni intervento di Sabrina Ferilli, gli abiti di Emma Marrone.
Tra le note di demerito ci sono più che altro dei quesiti: perché la giacca di Amadeus ha gli strass solo davanti? Da quando Elisabetta Canalis è ligure? Da quando Francesca Michielin è maestro d’orchestra?
Ma soprattutto, cosa ne pensano i maestri d’orchestra del fatto che Francesca Michielin sia maestro d’orchestra al festival di Sanremo? Quanti animali sono morti per permettere a Rkomi di partecipare a questo festival e soprattutto, ne è valsa veramente la pena?
Alle ore 1.50 finalmente Amadeus invita i 3 finalisti, Blanco&Mahmood, Morandi ed Elisa, a guadagnare il palco per annunciare il vincitore del festival. Dopo una serie infinita di altri ringraziamenti e convenevoli vari arriva il verdetto, mai come quest’anno scontato.
I vincitori della 72° edizione del Festival di Sanremo sono Blanco&Mahmood con Brividi. Terzo Gianni Morandi, seconda Elisa.
Valentina Siano
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