Cosa ci fa la serie “Pam & Tommy” su Disney+?
Sex Tapes, droga e Rock and roll, il tutto offerto dalla casa di produzione dell’intrattenimento per bambini.
Una serie su una coppia di vip noti per la diffusione di un filmino porno amatoriale, non è esattamente il prodotto che ci si aspetta di trovare sulla piattaforma Disney +.
Eppure la vicenda è così accattivante che il prodigio è avvenuto. Impossibile quindi non tuffarsi nella visione per capire fin dove ci si è spinti.
I primi due episodi sono semplicemente geniali, anche grazie alla presenza di Seth Rogen. L’attore canadese interpreta Rand Gauthier, l’operaio che ha dato vita alla vicenda rubando (involontariamente) e diffondendo (volontariamente) il video dei due sex symbol.
Siamo negli spensierati anni ’90, l’alba della grande diffusione di internet. I bei tempi del modem 56k, ancor prima di Napster. Rand Gauthier si occupa di alcuni lavori a casa di Tommy Lee, il batterista dei Mötley Crüe e protagonista maschile della serie.
Il rocker, dopo aver stressato ripetutamente l’operaio con una serie di capricci irrealizzabili, non lo paga perché insoddisfatto. Gauthier decide così di prendersi quello che gli spetta portandosi a casa l’intera cassaforte di Tommy Lee.
Si trova così in possesso, per caso, del famoso filmino, che era custodito all’interno del blindato. Il girato amatoriale contiene scene di sesso tra Pamela e il batterista durante la prima notte di nozze.
Gauthier lo diffonde in rete, intuendo l’incredibile potenziale nella propagazione dei contenuti nel web. Vuole vendicarsi di Tommy Lee e ha trovato il modo perfetto: il video infatti, diventa virale.
Ironia della sorte, Gauthier guadagna ben poco dalla diffusione del filmato e involontariamente accresce la fama di Tommy Lee che agli occhi di tutti viene consacrato come lo stallone che si porta a letto la donna più sexy del mondo.
Chi è veramente danneggiato dalla vicenda è Pamela Anderson, che infatti si è rifiutata categoricamente di collaborare per la realizzazione della serie Pam & Tommy dichiarando di non voler ripercorrere momenti di vita dolorosi.
Ad alcuni potrà suonare strano che la disinibita protagonista di Baywatch, che ha iniziato la sua carriera come modella posando per Playboy, sia così sensibile. Qualcuno si chiederà che differenza c’è tra mostrare le tette su una rivista oppure in un filmino porno amatoriale. La risposta è semplice: la consensualità.
Pamela Anderson ha posato senza, o con pochi veli, numerose volte ma lo ha fatto sempre scegliendo di farlo. La diffusione di un video intimo della sua prima notte di nozze non ha niente in comune con il posare volontariamente per un fotografo. Aspetto che diventa maggiormente delicato se si tiene conto della storia personale della bionda canadese che ha subito più di una volta molestie sessuali da ragazzina.
Non stupisce dunque che nel presente Tommy Lee sia felice che si torni a parlare di sé con questa serie mentre la Anderson la viva come un’ulteriore violazione della propria intimità.
Eppure è facile, pensando al sex tapes, guardare alla Anderson solo come a una donna di facili costumi e a Tommy Lee come quello che se l’è portata a letto. Ragionamento figlio di un triste stereotipo maschilista secondo cui una donna che si lascia andare liberamente al piacere, tra l’altro con suo marito, sia una poco di buono, mentre la situazione speculare vissuta dall’altro lato, non è altro che una conferma di virilità per cui non meritare giudizi, ma solo lodi.
Sara Picardi
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