Giovanni Muciaccia di Art Attack spiega l’arte contemporanea in un libro
Dopo aver stimolato la creatività di un’intera generazione, il conduttore televisivo ci stupisce con il volume Attacchi di arte contemporanea.
Chi esisteva ed era in possesso di un televisore tra la fine degli anni ‘90 e i primi del 2000, ricorderà Art Attack, la trasmissione di Disney Channel.
Nel corso del programma, riproposto con minor successo tra il 2011 e il 2014, veniva mostrato come realizzare alcuni lavoretti artistici con oggetti facilmente reperibili come carta, colla e forbici (rigorosamente a punta arrotondata!).
Si intervallavano a questi tutorial, i filmati di Neil Buchanan, conduttore dell’edizione inglese della trasmissione e co-ideatore del format distribuito in tutto il mondo, che si cimentava nella realizzazione di alcune opere artistiche di forte impatto scenico.
Proietta nel presente la mitica trasmissione, amata da grandi e piccini, la leggenda metropolitana secondo cui l’esponente più famoso della street art Banksy, di cui non si conosce la vera identità, sarebbe proprio Neil Buchanan.
Questo testimonia la traccia indelebile che ha lasciato il programma nell’immaginario collettivo.
In Italia, il tormentone delle forbici a punta arrotondata continua a essere associato al conduttore nostrano. Giovanni Muciaccia, orgoglio foggiano dal 1969, è anche un attore di teatro, ma il suo volto è ormai indissolubilmente legato al mondo dell’arte.
Attivo sui social con contenuti che strizzano l’occhio alla trasmissione che lo ha reso celebre, di recente ha annunciato l’uscita del libro Attacchi d’ arte contemporanea.
A suo tempo, non perdevo una puntata di Art Attack e da adulta, ho studiato arte, dunque ho approcciato al volume con un mix di emozioni contrastanti. Da una parte, c’era la piccola di un tempo, che provava reverenza, dall’altro la donna del presente, che cinicamente era pronta a urlare alla trovata commerciale.
Il libro comprende 7 capitoli più un’appendice in cui l’autore intervista un misterioso personaggio pubblico che si fa chiamare con il nome “17”.
Il tono del volume è leggero e facilmente fruibile, adatto sia ad un pubblico adulto che ai ragazzi ed esplora il mondo dell’arte nelle sue dinamiche, ad esempio l’uso delle forme e dei colori.
Nel farlo, cita artisti molto conosciuti come Van Gogh, Kandinskij e Hirst ma anche nomi meno famosi come Kapoor, Bill e Castellani.
Naturalmente, oltre a qualche nozione sul mondo dell’arte, Giovanni Muciaccia ha inserito nel volume quelle che ha chiamato Call to action cioè delle pagine in cui si è invitati a passare all’azione, proprio come nella trasmissione che ce lo ha fatto conoscere.
Forse il libro non aprirà una breccia nel vostro cuore come faceva il programma quando eravamo bambini, ma oltre a riportarci col pensiero a quei tempi, è sicuramente un buon modo per divulgare arte in un paese in cui il patrimonio culturale viene trascurato, la storia dell’arte viene considerata come una materia superflua e il valore dell’inventiva nella vita delle persone è completamente sottovalutato.
Ben vengano quindi tutti i contenuti possibili, soprattutto quelli ben fatti come questo, che conducono verso la creatività.
In particolare siano benedetti tutti i contenuti informativi che intrattengono, perché la scintilla dell’ispirazione fa fatica ad accendersi negli umidi territori oziosi di definizioni, studi teorici e in qualsiasi posto si respiri la noia.
Sara Picardi
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