Mi ami? Dimmelo in corsivo
Quando i social smettono di essere una forma di intrattenimento, diventano uno strumento per raggiungere più persone, creando, in questo maniera, la facile divulgazione di nuovi modi di comunicazione
Tutti conosciamo Tik Tok e chi dice che scrollare gli ultimi trend non è tra i passatempi preferiti dell’ultimo periodo, mente. Da quando ha spopolato sul web, è diventato facile far diventare virale una canzone, un modo di dire, persino un’espressione.
Basta una telecamera, una bella luce, la voglia di mettersi in gioco ed è fatta: ci si improvvisa attori, cantanti, comici, cuochi e persino film maker.
Insomma, su un social che dà molto spazio alla fantasia e alla creatività ci si inventa di tutto, persino un nuovo modo di parlare.
È da poco più di un anno, infatti, che il trend di parlare e cantare in corsivo è diventato una moda, soprattutto tra gli adolescenti che, spinti anche dall’influenza di persone famose, hanno iniziato a utilizzare questo slang anche nelle conversazioni reali.
Ma che cosa significa parlare in “corsivo”?
Sembra che questa strana tendenza atterrata sul web sia nata come un modo divertente di imitare la cadenza milanese, costituita da una leggera tendenza ad allungare l’ultima sillaba di una parola e creare, in questo modo, una sorta di biascicamento che andrebbe a “sporcare” la parlata, rendendola meno comprensibile.
Volti ormai conosciuti al mondo della musica come Sangiovanni, Madame e Tha Supreme, utilizzano spesso quest’inflessione, sia nel modo di parlare che nelle canzoni.
Quello che non tutti sanno, però, è che l’origine di questa espressione è da attribuirsi non alla sfera italiana, bensì a quella anglosassone.
Con l’espressione Speaking in cursive, le nuove generazioni fanno riferimento ai musicisti dell’Indie pop, per esempio Halsey o Grace VanderWall, entrambe giovanissime e molto influenti. Ascoltando le loro canzoni, notiamo, infatti, una tendenza a “mangiare” le parole, come se la lingua fosse bloccata nella parte posteriore della gola.
Il biascicamento, ricreato volontariamente, è simile a quello di una persona ubriaca che non riesce a parlare perché vittima della poca lucidità. Dire a una persona “You are speaking cursive” significa, infatti, accusarla di non farsi capire.
Il mondo va veloce e con lui anche il modo di percepire qualcosa di nuovo come il corsivo, nato probabilmente per scherzo ma non meno importante rispetto ai vari slang a cui siamo abituati quindi mi rivolgo a voi, estranei di Tik tok, non vorrete mica restare indietro?
Donatella Casa
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