Vorrei una dose, una dose di Internet
Almeno 24 milioni di ragazzi cinesi sono dipendenti da Internet e per disintossicarli, il governo di Pechino, li spedisce in basi militari dove sperimentano la disciplina e la resistenza.
La Cina è stato il primo paese al mondo a classificare questo tipo di dipendenza come un disturbo clinico: viene considerato “dipendenza” l’uso di Internet per più di sei ore al giorno per motivi che non siano di studio o lavoro, riducendo il campo principalmente all’uso di videogiochi online, scommesse, chat.
A differenza del mondo occidentale, dove milioni di adolescenti usano le loro console per i videogiochi, in Cina la maggior parte dei ragazzi si ritrova dopo la scuola in giganteschi “café”, dei grandi capannoni arredati come Internet point. Uno psichiatra del campo sostiene che molti di questi ragazzi utilizzino dei pannolini per adulti per non allontanarsi dallo schermo durante il gioco, e che questo tipo di dipendenza non sia tanto diversa da quella di un tossicodipendente, ecco perché viene chiamata eroina elettrica.
Tao Ran non solo psichiatra ma anche colonnello dell’esercito, apre nel 2004 un centro di riabilitazione a Daxing, una struttura che è vera e propria base militare dedicata a ragazzi di età compresa tra i 13 e i 20 anni. I tossicodipendenti del digitale, proprio come nell’esercito, si allenano, vengono addestrati all’uso delle armi (finte) e se si disubbidisce è pronta per i pazienti una vera e propria cella di isolamento: tutto purché ci si distacchi dalla realtà virtuale.
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