Body Neutrality aka la soluzione ai problemi del Body Positive
Il corpo è sempre stato oggetto di considerazioni.
La società ha ormai settato uno standard di bellezza per la fisicità abbastanza specifico che pubblicità, social media e annessi hanno innalzato inverosimilmente.
L’aspetto esteriore non è infatti più soltanto un affare proprio, ma diventa motivo di critiche, commenti, allusioni e qualsiasi altra cosa frulli per la testa di persone affatto spinte da motivi seri o altruistici.
È ormai platealmente un argomento di discussione su cui chiunque pensa di essere autorizzato a metter becco.
E le valutazioni non sono mai positive, mai.
In risposta a questo atteggiamento decisamente tossico, si è da anni diffusa una filosofia di vita ben strutturata, quella del Body Positive.
Il Body Positive è un movimento che promuove l’accettazione del proprio corpo, al di là dell’aderenza di quest’ultimo ai canoni di bellezza conosciuti.
Attivisti e persone di ogni genere si son fatti perciò forza sul principio alla base del Body Positive, superando quelli che la società ritiene difetti e provando ad amarli al contempo.
Questo movimento resta però fin troppo ancorato alla tossicità del corpo conforme, mai staccandosene del tutto, ponendosi piuttosto in risposta e opposizione.
E questo risulta essere un problema e non la soluzione al precedente.
È perciò entrata in gioco la Body Neutrality, un’ulteriore filosofia, che è volta a cambiare la percezione dei corpi.
Secondo la Body Neutrality, il corpo non deve essere paragonato ad alcuno standard perché è lo standard stesso a non aver senso d’essere.
Il corpo, secondo questo concetto, non è stato creato per essere magro, alto, normato e via discorrendo.
Non è stato concepito come oggetto da commentare.
Il corpo è stato creato per esistere. Ed è quello che deve fare.
Si parla perciò di neutralità dell’aspetto estetico e dell’approccio nei confronti di quest’ultimo.
Secondo la Body Neutrality è il caso di iniziare a considerare il corpo davvero per quello che riesce a farci fare e non per come appare.
Giovanna Iengo
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