La rivincita del Fantasy: parliamo di Tenebre e ossa
Dopo anni di serie tv con effetti speciali scadenti, pessima recitazione e scelte narrative discutibili, i lettori del genere fantasy sono ormai diffidenti: quando viene annunciato l’adattamento di una saga amatissima, non resta che accendere un cero alla Madonna e pregare che non sia una vera schifezza.
Lo spettro di Shadowhunters incombe sempre su di noi.
Nel lontano 2019 Netflix annunciò la realizzazione di una serie tv ispirata ai libri del Grishaverse, la trilogia di Tenebre e ossa e la duologia di Sei di corvi, e i suoi fan erano a dir poco terrorizzati. La paura che un adattamento non riesca a catturare al meglio tutto ciò che abbiamo amato in un libro è comune a ogni lettore, eppure ai fruitori del fantasy di più perché si ha ancora la sensazione che il genere sia considerato inferiore o di nicchia e, dunque, che non gli vengano date giusta attenzione e rispetto.
Fortunatamente per i fan del Grishaverse, l’adattamento televisivo di Tenebre e ossa è stato affidato a Eric Heisserer, noto sceneggiatore statunitense che fin da subito ha mostrato grande apprezzamento per l’universo creato da Leigh Bardugo e ha coinvolto nel processo creativo l’autrice stessa.
Uscita su Netflix ad aprile 2021, Tenebre e ossa è un sogno che si avvera per qualsiasi lettore, non perché sia fedelissima ai romanzi, ma perché tratta la materia originale con enorme riguardo pur adattando i suoi contenuti al piccolo schermo. La storia, un po’ diversa da quella raccontata nei libri perché mescola due saghe in una, ne conserva perfettamente l’essenza; i personaggi – interpretati da giovani attori poco noti ma bravissimi, tra cui figura il fu Principe Caspian Ben Barnes – per aspetto e carattere sembrano usciti dritti dalla penna di Leigh Bardugo.
Addirittura, alcuni momenti che nei romanzi peccano un po’ di lentezza e stereotipicità data l’inesperienza dell’autrice – che all’epoca era alla sua prima pubblicazione – nella serie sono stati resi più intriganti e attuali, convincendo non soltanto i fan più sfegatati della saga, ma anche i neofiti che per la prima volta si sono accostati al mondo dei Grisha. E non dimentichiamo l’aggiunta della capra Milo al cast principale. Una scelta vincente ed esilarante, senza dubbio. Lui e Jesper sono la ship più importante di questa prima stagione!
Dal punto di vista tecnico, nonostante i limiti di budget, è stato fatto un buon lavoro con i costumi e gli effetti speciali. Evidenti i rimandi alla Russia zarista nelle atmosfere di Ravka e ai caotici vicoli di Amsterdam nella malavitosa Ketterdam, sebbene siano state molto poche le scene girate in esterno. Forse un cero alla Madonna per la seconda stagione va acceso lo stesso, ma per richiedere un aumento di budget e di episodi, e soprattutto il ritorno di Milo, ormai mascotte ufficiale del Grishaverse.
Rinnovata per una seconda stagione, Tenebre e ossa si è stabilita nella Top 10 degli show più visti su Netflix in numerosi paesi, Italia compresa. Noi lettori non possiamo che sperare che la classifica, giunta ai piani alti, porti a investire più spesso in contenuti fantastici di qualità perché l’impegno e la fiducia dati alla gente giusta – e ai prodotti giusti – come si è visto, alla fine ripagano.
Claudia Moschetti
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