La tragica storia della Sirenetta, autobiografia del suo autore
La Sirenetta, fiaba del danese Hans Christian Andersen, è leggermente diversa dalla Sirenetta Disneyana che in molti conosciamo.
Infatti la storia è a tratti inquietante.
Al centro di tutto l’amore che la giovane sirena nutre nei confronti di un uomo, il principe, che mai ricambierà i sentimenti di lei. È già possibile, stando a questa affermazione, la tragica fine che spetterà all’innamorata.
Ma una tra le tante cose davvero sconvolgenti è il modo in cui le sirenette, le sorelle della protagonista in questo caso, adorano passare il tempo. Andersen scrive che il loro hobby è annegare i marinai che, ammaliati dalla bellezza di queste creature marine, si lasciano ingannare dal loro canto. Così muoiono annegati.
Ma sono tante altre le parti in cui questa storia sembra essere orrifica e sconvolgente quanto una fiaba dell’orrore.
La figura della Sirenetta è il ritratto dell’autore e simboleggia il diverso.
Per questo motivo, secondo diverse interpretazioni, rappresenterebbe la condizione di un’omossessuale durante il periodo storico di Andersen.
Una condizione fatta di isolamento e amori impossibili.
Illustrazione e didascalia di Enza Galiano
Leggi anche: Walt Disney, non solo cartoni ma opere d’arte