Assorto
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Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Da Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale
Foto di Giovanni Allocca
Vedi anche: Il giardino che fu