Cos’è l’identità digitale e a cosa serve?
Parlando di identità digitale intendiamo quell’insieme di informazioni che all’interno di un sistema informatico identificano una determinata persona fisica.
L’identità digitale ha lo scopo di rappresentare sui portali web la propria persona e dunque consente di svolgere numerose operazioni e accedere a funzioni e servizi online come SPID (acronimo di sistema pubblico d’identità digitale) o ancora la PEC (posta elettronica certificata) oppure la firma digitale.
L’identità digitale ha quindi lo scopo di attestare e verificare che il profilo digitale creato corrisponda univocamente alla persona in questione.
L’identità digitale si acquisisce completando una registrazione che richiede la creazione, attraverso una serie variabile di credenziali come un ID Utente e una password, di un profilo personale da utilizzare appunto per tutta una serie di operazioni e interazioni online con altri utenti, basti pensare che gli stessi social network sono costruiti e funzionano sulla base di identità digitali.
Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio a cosa servono concretamente le identità digitali, parliamo al plurale poiché in effetti si tratta di identità molteplici, diversi portali richiederanno diverse autenticazioni richiedendo dati diversi.
SPID abbiamo visto è l’acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale, per creare il proprio profilo SPID sono necessari alcuni passaggi, che, una volta effettuati, permetteranno in seguito di accedere, con le proprie credenziali, ossia il nome utente ID e una password, a tutta una serie di servizi ed operazioni della pubblica amministrazione, o comunque su tutti quei portali che presentano la dicitura “entra con SPID”.
Per poter ricevere il proprio account SPID bisogna scegliere un Identity Provider ossia un gestore di identità digitale accreditato presso l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID).
Dopodichè i requisiti per la creazione di SPID sono innanzitutto la maggior età, in seguito sono necessari i propri dati anagrafici, quindi un valido documento di identità, tessera sanitaria, indirizzo email e numero di cellulare; il secondo step consiste nell’inserire un nome utente e una password e infine si procede al riconoscimento, recandosi di persona presso degli uffici preposti.
Ma come anticipato SPID non è l’unica forma di “domicilio digitale” che è possibile creare, basti pensare alla PEC ossia la posta elettronica certificata.
La PEC garantisce l’identità del mittente e del destinatario della e-mail, il cui testo può anche non presentare la firma digitale.
La firma digitale è un’altra funzione online che corrisponde per l’appunto a quella autografata materialmente e ha dunque valore legale.
Come abbiamo visto sono molteplici i servizi e le funzioni di cui possiamo usufruire attraverso la creazione di un’identità digitale, basti pensare che si può evitare per determinati servizi di dover recarsi materialmente presso poste o uffici, evitare quindi le conseguenti code velocizzando così pratiche burocratiche ecc.
O ancora si pensi anche ai benefici ecologici dati dal risparmio dell’utilizzo di carta per lettere e documenti vari.
Resta fondamentale comunque, per evitare che i propri dati vengano rubati o utilizzati impropriamente, seguire buone norme di comportamento online, come utilizzare l’autenticazione a due fattori rispetto a quella ad un fattore, o ancora non aprire mail o link non verificati.
Benedetta De Stasio
Copertina: ARIA SpA