Vero o falso? Leggende su Gabriele d’Annunzio
Gabriele d’Annunzio è, senza dubbio, uno degli autori più conosciuti.
Scrittore, poeta, giornalista e simbolo dei decadenti, è una figura celebre nel panorama letterario e politico del ‘900.
Tutte cose risapute insomma. Oggi, però, andremo a scoprire segreti e curiosità riguardo questo antico poeta.
Costole asportate
Ovviamente la prima cosa che ci viene in mente pensando a Gabriele d’Annunzio è la forse storia delle sue costole. Si dice, infatti, che il poeta fosse un grande amatore per via del suo fascino e della sua celebrità.
Sembrerebbe che l’autore si fosse fatto asportare di proposito una o due costole dal torace proprio da un medico.
Il motivo? Per riuscire a praticare l’auto-fellatio.
La storia è certamente falsa, dato che le ossa poste in quel punto servono proprio come protezione degli organi interni e, facendo quel tipo di movimento, avrebbe rischiato sicuramente di danneggiarli o schiacciarli.
Possiamo affermare con certezza che questa diceria è assolutamente assurda.
Lo strano caso del buco sul pigiama
Gabriele d’Annunzio, in vecchiaia, si rese conto di non essere più il bel giovane di una volta, soprattutto fisicamente.
Si racconta che avesse un buco nel pigiama proprio all’altezza dei genitali. Così facendo, il poeta non doveva mai mostrare il suo corpo logorato dal tempo, mantenendo così il primato di amante ideale per le sue damigelle.
Beh, questa leggenda non possiamo né accertarla né smentirla.
L’autostima di d’Annunzio
Come si può immaginare anche leggendo qualche testo dell’autore, egli aveva un ego smisurato.
Nonostante la sua bassa statura, si sentiva un Adone.
Insomma, ogni volta che riceveva ospiti nella sua residenza, questi dovevano attenderlo per ore (anche giorni) prima che si presentasse.
Addirittura, si dice che lo stesso Mussolini attese il poeta su una sedia scomodissima per tanto tempo.
Questa storia però si rivelò inesatta, poiché il “Duce”, che in quel periodo stava iniziando la sua ascesa al potere, non aveva bisogno di consigli politici da parte del poeta.
Un poeta stravagante
Nel 1918, nonostante fosse ferito ad un occhio, d’Annunzio lanciò da un aereo dei volantini su Vienna per far insorgere la popolazione viennese.
La sua stravaganza non si ricorda solo nella sfera sessuale e poetica. Egli inventò numerose parole come scudetto o tramezzino.
Insomma, questo personaggio unico e particolare è diventato un simbolo del Novecento, conosciuto e studiato da tutti, non solo per le sue doti poetiche, ma anche per molte altre nascoste.
“Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui”.
– Gabriele d’Annunzio, Il Piacere
Martina Maiorano
Copertina: Focus
Leggi anche: Vero o falso? Leggende su Leopardi