Lilo e Stitch: 20 anni di OHANA
21 giugno 2002: Lilo e Stitch compaiono per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane portando sul grande schermo una tematica di grande attualità: la diversità, proponendo un nuovo modello di famiglia ideale.
Lilo e Stitch è il quarantaduesimo capolavoro Disney, diretto da Dean Deblois e Chris Sanders e nominato agli Oscar come miglior lungometraggio animato nel 2003.
In poco tempo è diventato uno dei classici Disney più belli e amati di sempre, ottenendo un enorme successo che ha portato alla realizzazione di altri tre film negli anni successivi e di una serie di 65 episodi.
Emerge, infatti, una particolare attenzione alla trama, alle immagini, al doppiaggio, mostrando con chiarezza ciò che la storia vuole trasmettere e insegnare.
È innanzitutto la storia di un’amicizia: Stitch è un esperimento, frutto di una sperimentazione genetica e progettato con il nome 626 per mettere in atto la distruzione dell’umanità. Considerato pericoloso, 626 viene messo su una navicella per essere abbandonato nello spazio aperto ma riesce a fuggire e arriva sulla Terra, sull’isola di Honolulu.
Qui viene scambiato per un cane e condotto in un canile dove viene adottato da Lilo, una bambina orfana che vive con la sorella Nani. Tra mille avventure i due diventano inseparabili, legati da un’amicizia che allevia l’istinto distruttivo di Stitch e che fa crollare le barriere della diversità.
Ma è il ruolo della famiglia ad occupare un posto centrale nella storia, che si concentra sull’importanza del nucleo familiare e su come esso si possa creare, perdere o trovare. Stitch non ha mai avuto una famiglia mentre Lilo ha perso la sua ed è per questo che cerca di insegnare al suo amico il valore della famiglia, e lo fa raccontandogli ogni sera la storia del Brutto Anatroccolo creando continui rimandi tra la figura dell’anatroccolo e quella di Stitch.
Le parole più belle sul valore della famiglia vengono pronunciate proprio da Stitch, che in due scene differenti afferma:
“Ohana significa famiglia e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato”.
“Questa è mia famiglia. L’ho trovata per conto mio. È piccola e disastrata ma bella. Sì, molto bella.”
Sono questi i momenti più commoventi del film, quelli che ancora oggi sono impressi nella memoria di adulti e bambini.
Il concetto di famiglia che trapela è ancora molto attuale.
Si assiste spesso, purtroppo, a esclusioni e violenze in ambito familiare nei confronti di chi è ritenuto diverso e non conforme ai canoni definiti “normali”. Ma famiglia vuol dire proprio educarsi reciprocamente alla diversità, sentirsi liberi di esprimersi, di essere se stessi e soprattutto di sentirsi amati in quanto tali. È questo il vero significato di ohana.
Nel cartone si cela anche il tema dell’adozione, un gesto nobile, che sia nei confronti di un bambino o di un animale rappresenta un mezzo per creare l’ohana.
L’originalità è dovuta al fatto che per la realizzazione del film, il team della produzione si recò realmente a Honolulu per trarre la giusta ispirazione. Il caso volle che il gruppo si imbattesse proprio nel termine “ohana”, divenuto il nucleo dell’intera trama.
Si tratta di un concetto che appartiene al mondo hawaiano e che è strettamente connesso a quello di “famiglia allargata” che unisce gli abitanti dell’isola in un’unica comunità che va oltre i legami di sangue. Un valore che è alla base della cultura del posto e fondamentale per la sopravvivenza pacifica degli abitanti.
C’è, inoltre, una straordinaria coincidenza che vale la pena porre in evidenza.
Il ventesimo anniversario di Lilo e Stitch ricade casualmente il giorno prima dell’uscita al cinema di un film che celebra una grande icona della musica: Elvis Presley, omaggiata da questo classico Disney.
Infatti, punti di forza del film sono proprio la colonna sonora e la musica in generale, interamente a tema, e che va da canzoni hawaiane al grande re del rock’n roll. Elvis era molto legato all’isola di Honolulu per via del suo disco Aloha from Hawaii e per un grande concerto tenuto nel 1973 nella capitale hawaiana, trasmesso in diretta televisiva e seguito da circa 1 miliardo e mezzo di persone.
Lilo e Stitch è un capolavoro in ogni suo aspetto. Uscito nel primo giorno d’estate e capace di coinvolgere pienamente nell’atmosfera estiva: è il primo cartone animato ambientato alle Hawaii in cui le scene più belle sono proprio quelle ambientate al mare.
È un film senza tempo, che accompagna ogni generazione, lasciando emozioni che pochi classici Disney hanno saputo regalare: ci mostra una famiglia autodefinita disastrata ma che con l’amore riesce a ricomporsi, un film che tra ironia e sincerità spinge a fare delle riflessioni importanti.
In una famiglia nessuno viene abbandonato o dimenticato, nemmeno chi si crede perduto come Stitch.
Maddalena D’Angelo
Fonte copertina Sentieri del cinema
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