Pervitin, il segreto del Terzo Reich
Uno dei personaggi principali della seconda guerra mondiale è Hitler. Cancelliere della Germania nazista, ha lasciato un segno indelebile nella prima metà del ‘900, un segno assolutamente negativo.
La sua furia omicida contro ebrei, disertori politici, omosessuali e stranieri è purtroppo, conosciuta da tutti.
Una domanda che però molti si pongono è: “Come fece il suo esercito ad invadere tutti quei territori in così poco tempo?”.
Il segreto dei tedeschi risiedeva in una piccola pillola: il Pervitin.
Si trattava di una droga che derivava dall’efedrina, simile alle anfetamine che rendeva “invincibile” chi l’assumeva.
Fu brevettata nel 1937, prodotta l’anno dopo dal gruppo Temmler ed ebbe subito un grandissimo successo in tutto il paese.
In effetti si trattava di metanfetamina che, come sappiamo, ha un forte potere stimolante, riduce l’appetito ed è capace di mantenere svegli per diverse ore i soggetti che l’assumono.
Ovviamente ha anche i suoi svantaggi, quali ansia, insonnia, paranoia e problemi di personalità.
Insomma, una droga a tutti gli effetti.
Ma torniamo al Terzo Reich.
Dicevamo che il farmaco entrò in uso e fu creato da Fritz Hauschild dopo che osservò alcuni atleti delle Olimpiadi avere prestazioni favolose grazie all’uso della benzedrina, parente delle anfetamine.
Il medico diede vita a questa sostanza potente che faceva crescere l’autostima e riduceva la sensibilità al dolore, alla fame e al sonno.
Il Pervitin fu utilizzato tra i militari dell’esercito di Hitler per aumentare le prestazioni e camminare senza sosta così da arrivare ad attaccare più in fretta i paesi nemici.
Il farmaco fu essenziale per invadere Belgio e Francia, ma anche i civili lo adoravano.
Fu diffuso in tutta la Germania e sponsorizzato dai medici di base. Veniva venduto anche all’interno di barrette di cioccolato così da diventare di uso quotidiano e molto richiesto dai cittadini.
Ovviamente gli effetti collaterali non tardarono a presentarsi.
Nel 1944 ci fu il primo caso acclamato di overdose da Pervitin. Aimo Koivunen prese 30 pasticche del farmaco tutte insieme e fu ritrovato quasi morto in Lapponia.
Questo non scoraggiò Hitler e i tedeschi che cercarono di sviluppare un medicinale ancora più potente di questo. Il progetto venne affidato a Wolf Kemper e la sostanza fu denominata D-IX che conteneva cocaina e Pervitin tra i suoi ingredienti.
Fortunatamente la Germania perse la guerra prima di produrre il farmaco.
Lo stesso Hitler soffriva di diverse patologie croniche come psicosi, allucinazioni e insufficienza renale ed era costretto ad assumere molti farmaci per alzarsi dal letto.
Il Pervitin fu venduto ancora dopo la seconda guerra mondiale per i pazienti depressi e venne ritirato solo negli anni ‘80 e ritenuto illegale nel paese.
Ancora oggi la metanfetamina è di largo uso in Europa e Stati Uniti e il suo utilizzo è controllato da rigide regole.
Con il Pervitin, il Terzo Reich era sicuro di poter vincere la guerra, ma la storia aveva altri piani.
Insomma, se pensavate che i militari tedeschi potevano farcela con le proprie forze, vi sbagliavate.
Il dono dell’invincibilità resta ancora un segreto.
Martina Maiorano
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